Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
The Joshua tree, il più grande successo degli U2
Uscito il 9 marzo 1987 per la Island Records, The Joshua tree raggiunge la prima posizione delle classifiche britanniche pochi giorni dopo, il 21 marzo seguente. Gli U2 centrano così il loro terzo primo posto dopo lo straordinario successo di The unforgettable fire (Island, 1984) – l’album della consacrazione internazionale – e War (Island, 1983). Grazie all’aiuto in studio
Uscito il 9 marzo 1987 per la Island Records, The Joshua tree raggiunge la prima posizione delle classifiche britanniche pochi giorni dopo, il 21 marzo seguente. Gli U2 centrano così il loro terzo primo posto dopo lo straordinario successo di The unforgettable fire (Island, 1984) – l’album della consacrazione internazionale – e War (Island, 1983).
Grazie all’aiuto in studio di Brian Eno e Daniel Lanois, gli U2 diventano i “sovrani del rock” del periodo, con canzoni straordinarie e memorabili: With or without you, I still haven’t found what I’m looking for, Where the streets have no name, Bullet with blue sky solo per citarne alcune. Canzoni talvolta ispirate dalla tradizione blues e country americana (senza mai dimenticare il rock’n’roll) ma apertamente polemiche verso l’amministrazione Reagan.
Il titolo dell’album fa riferimento alla Yucca brevifolia, detta “albero di Joshua” (traduzione inglese di Giosuè), pianta originaria del sud ovest degli Stati Uniti (California, Arizona, Utah e Nevada). Bono racconta: “Mi innamorai della letteratura americana nel momento in cui capii quanto fosse pericolosa la estera degli Stati Uniti. Così iniziai a vedere due americhe, quella mitica e quella reale. Per questo The Joshua tree doveva chiamarsi The two americans. Ma poi vedemmo quell’albero spuntare in mezzo al deserto”.
Roberto Vivaldelli
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