Mentre il Premio Cairo tende sempre di più verso la neutralità climatica, l’opera vincitrice esprime tutte le preoccupazioni di una generazione.
Lo street artist francese JR a Milano con il suoi mille volti dell’umanità
JR a Milano con i volti degli anziani nelle Rsa, a Torino con una mostra su un nuovo progetto. 2 buone occasioni per conoscere l’arte pubblica sociale.
È uno degli artisti moderni più amati e di successo, capace con i suoi collage fotografici di meravigliare il pubblico e farlo riflettere. Ora il francese JR arriva anche a Milano con una tappa del progetto Inside out, mentre Torino celebra in una mostra una sua nuova “opera”. Ha detto: “Ho la più grande galleria d’arte al mondo: i muri del mondo intero. Così richiamo l’attenzione di quelli che non frequentano abitualmente i musei”. Un obiettivo non da poco pienamente raggiunto in questi anni di impegno non solo artistico ma comunitario.
Scopriamo il suo lavoro e l’importanza dell’arte pubblica che arriva alla gente attraverso la gente stessa.
Che cos’è il progetto Inside out che porta JR a Milano
Sarà visibile in 2 diversi punti della città dal 31 gennaio al 14 febbraio 2023 il lavoro di JR a Milano. Una installazione (anzi 2) è all’Arengario che come ogni buon milanese sa, è formato da 2 edifici. Chi passa al Duomo dunque può vedere i palazzi rivestiti di fotografie di anziani. Ma cosa significano? Fanno parte di “Ora tocca a te”, costola del progetto Inside out creato da JR dopo la vittoria del premio Ted per l’anno 2011. Grazie a questo riconoscimento, ricevette 100 mila dollari per realizzare un’opera che potesse “cambiare il mondo”. L’artista investì questo denaro per creare Inside out che consisteva prima in un sito internet che permettesse di fare stampare e ricevere ritratti di se stessi e della propria comunità per poi essere esposti sui muri e creare un’installazione totale.
Dal 2011 al 2015, 300 mila persone da 130 paesi differenti hanno fatto di quest’azione artistica (alcune immagini del progetto le vedete nella gallery soprastante) che per l’Italia ha visto protagonisti degli anziani ospitati nelle Rsa milanesi. Infatti l’altra location dove sarà possibile ammirare dal 3 febbraio questa installazione, è proprio la Rsa “Coniugi e Ferrari”, in via dei Cinquecento, i cui muri esterni saranno ricoperti da più di 100 mega ritratti degli ospiti della struttura, fotografati dagli studenti dell’Accademia di Brera.
Perché ritrarre loro e non altri? Molto spesso dimenticati e considerati anche un peso difficile da gestire, gli anziani con questi ritratti sembrano dire “ci siamo!”. Mille volti su una superficie di 700 metri quadrati – ospiti di quaranta Rsa (Residenze sanitarie per anziani) italiane che fanno parte di “Ciao!”, il progetto avviato nel 2020 da Fondazione Amplifon per sostenere il miglioramento della qualità di questi cittadini e cittadine, specie dopo la pandemia, e che ha raggiunto nel corso di questi oltre due anni centocinquanta strutture.
Da maggio 2022, per circa sei mesi, gli studenti del Corso di fotografia dell’Accademia di Brera hanno visitato quaranta Rsa italiane, per incontrare gli ospiti e coinvolgerli nel progetto. Durante le visite sono stati realizzati gli scatti fotografici che comporranno l’installazione insieme a ritratti di alcuni anziani e anziane dell’associazione Vividown e della Comunità di Sant’Egidio oltre ai volti di alcuni rifugiati e rifugiate ucraini accolti in Moldavia dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite nell’ambito di un progetto comune con Fondazione Amplifon.
JR – Déplacé∙e∙s, la mostra a Torino
Dal 9 al 16 luglio 2023 a Torino una mostra racconterà invece alle Gallerie d’Italia un altro recente progetto di JR (all’anagrafe Jean René nato a Parigi nell’83) Déplacé∙e∙s. per il quale dal 2022 l’artista ha viaggiato in zone di crisi, dall’Ucraina sconvolta dalla guerra fino agli sterminati campi profughi di Mugombwa, in Rwanda, e di Mbera, in Mauritania, Cùcuta in Colombia e a Lesbo, in Grecia per riflettere sulle difficili condizioni in cui oggi versano migliaia di persone a causa di conflitti, guerre, carestie, cambiamenti climatici. Il suo intento è sempre coinvolgere pubblici esclusi dal circuito artistico e culturale all’insegna di valori come libertà, immaginazione, creatività e partecipazione. Da sempre infatti, quindi da circa 20 anni fa quando ha iniziato il suo percorso artistico, i problemi dei migranti e dei rifugiati, sempre più di scottante attualità, fanno parte dell’indagine di JR.
Azioni le sue che sembrano avere molto impatto sia sugli spettatori – che poi sono anche e solo semplici cittadini – che eco mediatico. Il suo plus è certamente diffondere arte realizzata per le persone che si realizza con le persone, rivelando l’importanza del nostro ruolo individuale e collettivo per migliorare il presente e per cercare di rispondere a un quesito centrale per l’artista: l’arte può cambiare il mondo?
Proprio per questo JR realizzerà martedì 7 febbraio una performance di arte pubblica dove verranno coinvolte centinaia di persone per portare in piazza San Carlo a Torino dalle vie adiacenti cinque teli, raffiguranti le immagini dei bambini incontrati durante le visite nei campi profughi dal Ruanda alla Grecia, alcuni dei quali saranno protagonisti in mostra. L’evento, ripreso dai droni, mostrerà l’incontro delle figure dei bambini dando vita a uno spettacolo inedito. È possibile partecipare all’iniziativa registrandosi sulla pagina.
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