Dove sono andate per portare una petizione contro il riscaldamento globale e per la protezione dei migranti climatici.
A 11 anni cammina per più di 300 chilometri in nome del clima: la storia di Jude Walker
Jude Walker, 11 anni, ha camminato dallo Yorkshire a Londra per chiedere al governo britannico di lottare più efficacemente contro i cambiamenti climatici.
Neanche a farlo apposta si chiama Jude Walker, Jude “il camminatore”, il ragazzino di 11 anni che nel mese di agosto 2021 ha portato a termine un’eccezionale impresa con l’obiettivo di contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale.
Il 25 luglio è partito da Hebden Bridge, nella contea inglese dello Yorkshire, in direzione della città di Londra. Un viaggio di circa 338 chilometri che ha scelto di percorrere nella maniera forse più sostenibile possibile: a piedi. Ogni giorno ha camminato per almeno 16 chilometri, accompagnato lungo il percorso da familiari e amici che lo seguivano a bordo di un camper. Persino un paio di parlamentari si sono uniti a lui per alcuni tratti.
L’obiettivo? L’introduzione di una carbon tax nel Regno Unito
Walker ha preso questa decisione per incentivare il maggior numero di persone possibile a firmare la petizione lanciata da Zero carbon campaign, il cui scopo è quello di spingere il governo britannico a imporre una carbon tax, cioè una tassa sulle emissioni di anidride carbonica. Il giovane crede che questa misura sia fondamentale per rallentare l’avanzata dell’umanità verso “un mondo distopico”.
“Siamo davvero colpiti dal sostegno di Jude e dalla sua forza di volontà nel chiedere ai politici di assumersi le proprie responsabilità di fronte alla crisi climatica”, ha commentato Hannah Dillon, direttrice di Zero carbon campaign. “A soli undici anni, ha compreso meglio di tanti adulti la gravità di questa emergenza e la necessità impellente di trovare soluzioni efficaci per uscirne”.
Cresce il numero di giovani attivisti che hanno a cuore il Pianeta
Il ragazzo è stato in parte ispirato da Greta Thunberg, l’attivista svedese che ha dato vita al movimento dei Fridays for future, e in parte da Dara McAnulty, naturalista originario dell’Irlanda del nord e autore di un libro che Walker ha letto durante il lockdown. “Le sue parole mi hanno spinto a camminare di più per apprezzare la natura vicino a me. È anche per questo che, per diffondere le mie idee, ho scelto di fare proprio una camminata”, racconta il giovane.
Non c’è più tempo da perdere
L’inglese spera che la Cop 26, la prossima conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si terrà in Scozia nel mese di novembre, rappresenti un punto di svolta per le politiche ambientali. Nel Regno Unito si mira a raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, ma non è sufficiente.
A dimostrarlo sono gli eventi meteorologici estremi che quest’estate hanno colpito l’intero Pianeta, proprio a partire da Londra, colpita da inondazioni senza precedenti. L’allarme è suonato, ma non possiamo fuggire. Dobbiamo combattere contro le fiamme. Jude Walker a modo suo l’ha fatto, arrivando nella capitale il 14 agosto. Adesso tocca anche a noi.
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