Un gruppo di studenti universitari ha raggiunto la città di Kaifeng l’8 novembre dopo cinque ore di viaggio in sella a biciclette in sharing
Juventus, la terza maglia della stagione 2018/2019 è in plastica riciclata dagli oceani
Per la prima volta arriva in Serie A una divisa fatta da plastica riciclata, con un testimonial d’eccezione: Cristiano Ronaldo.
La prima divisa di una squadra di calcio italiana realizzata in plastica riciclata avrà un testimonial d’eccezione. In questi giorni l’attenzione dei tifosi della Juventus è tutta rivolta verso il calciatore Cristiano Ronaldo, “l’acquisto del secolo” che dopo dieci anni ha deciso di lasciare il Real Madrid e di accasarsi a Torino; ed è di oggi la notizia che il fenomeno portoghese vestirà, insieme al classico bianconero, una terza maglia di colore grigio scuro.
La Juve per gli oceani
Una divisa avveniristica non solo nella forma, ma anche nella sostanza: per la prima volta una formazione della Serie A indosserà il Parley ocean plastic, un tessuto interamente creato con le plastiche raccolte negli oceani. Tutto nasce dalla collaborazione tra Adidas, sponsor tecnico del club torinese, e Parley for the Oceans, un’organizzazione che lavora da anni in difesa degli oceani, stimolando strategie globali che possano evitare la loro distruzione.
Scopri LifeGate PlasticLess, un mare di idee contro un oceano di plastica
“La terza divisa per la prossima stagione – scrive la Juventus sul suo store ufficiale – abbina la modernità nelle linee e nei colori a una tecnologia all’avanguardia, con uno sguardo innovativo all’ambiente”. Eliminare i rifiuti dagli oceani, prevenire l’accumulo di plastiche in mare e a ridisegnare lo sportswear attraverso materiali innovativi, d’altronde, sono i tre capisaldi dell’accordo tra il gigante tedesco degli articoli sportivi e il movimento ambientalista. Una partnership che prese il via nell’aprile del 2015 proprio con l’obbiettivo di sviluppare nuove tecnologie per riciclare i detriti di plastica marina, dando vita a capi di abbigliamento e scarpe di alta qualità. L’anno successivo vide la luce la prima scarpa da running, seguita a stretto giro dalla prima t-shirt premiata con l’Outdoor industry award 2016 per il suo approccio innovativo e sostenibile.
Le altre iniziative di Adidas e Parley
E proprio nei giorni scorsi si è conclusa con grande successo la Run for the Oceans 2018: dall’8 giugno all’8 luglio, l’iniziativa globale dedicata alla corsa per combattere l’inquinamento marino da plastica ha visto dodici milioni di chilometri percorsi da oltre 900mila runner in tutto il mondo, e oltre un milione di dollari raccolti; i fondi raccolti saranno destinati all’iniziativa Parley ocean school, che punta a educare i più giovani alla bellezza degli oceani e all’importanza della loro salvaguardia.
“Stiamo creando dei nuovi standard, con nuove tecnologie e materiali che sono molto diversi da quelli solitamente utilizzati nel settore, ma presto saremo pronti a proseguire su scala industriale”, affermava nel 2016 Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for the Oceans. Sono passati solo 2 anni, ma sembra trascorso un secolo: quello che era considerato un semplice tessuto sperimentale, sarà ora indossato dalla squadra di calcio più titolata d’Italia. E dal giocatore più famoso e “mediatico” al mondo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Profilazione razziale, xenofobia nel dibattito politico e omofobia nel report dell’Ecri. Tra le sue richieste c’è quella di rendere indipendente l’Unar.
Con Sport Infinity Adidas inaugura una nuova era. Quella del riciclo infinito. Nuovi materiali che potranno essere rimodellati e riutilizzati in un ciclo continuo.
Più di cento calciatrici hanno inviato una lettera alla Fifa per chiedere di interrompere la sponsorizzazione con la Saudi Aramco
Da questo autunno 7.000 nuovi studenti di San Diego sosterranno corsi che includono una quota di tematiche riservate al clima.
Dopo la non convalida dei trattenimenti dei 12 migranti di Egitto e Bangladesh, l’elenco dei Paesi sicuri viene definito per legge.
La “liana delle anime” è un decotto della medicina indigena dell’Amazzonia che può alterare lo stato psichico di chi la assume, e per questo affascina milioni di persone nel mondo.
Tra le 1.757 barche iscritte alla Barcolana di Trieste, la regata più partecipata del mondo, ce n’era una che gareggiava per Emergency.
Presente al corteo l’attivista svedese ha detto: “Non puoi dire di lottare per la giustizia climatica se si ignora la sofferenza dei popoli emarginati”.