Dall’8 luglio – e fino a esaurimento fondi – è possibile ottenere il “Bonus colonnine domestiche”, destinato all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici. Vediamo cos’è e come si ottiene.
Kalashnikov, dopo i mitra arriva l’auto elettrica
L’azienda russa ha presentato una nuova auto elettrica dalle linee decisamente rétro, che ricorda da vicino i modelli visti nella Germania dell’Est, quando il muro di Berlino divideva la città.
Sembra presa direttamente da una pellicola ambientata durante la Guerra fredda, la nuova auto elettrica presentata da Kalashnikov, azienda nota per fabbricare una delle armi più letali ed utilizzate della storia, l’Ak 47. La Cv-1 ha linee squadrate, quasi a ricordare le vecchie Trabant della Germania dell’Est, con allestimenti che sembrano portare indietro nel tempo di almeno 30 anni, almeno a vederla da fuori. Solo che nel cofano c’è un motore elettrico, da 220 kW di potenza.
L’azienda russa pare abbia deciso da tempo di diversificare il proprio portafogli di prodotti puntando sì sui mitra, ma anche sulla mobilità elettrica. Evidentemente il mercato delle armi deve aver subìto qualche flessione negli anni. O, forse, la concorrenza deve essersi fatta spietata e, per rimanere sul mercato e continuare a produrre strumenti letali, i manager aziendali han deciso di buttarsi sulla mobilità.
Infatti, oltre alla Cv-1, al forum “Armiya” tenutosi a Mosca lo scorso agosto, ha presentato due modelli di moto elettrica e una sorta di piccola city car, sempre elettrica e blindata. Non solo armi dunque, anche se il colosso russo ha fatto notizia anche per la realizzazione di un robot soldato d’assalto (che somiglia molto a quello visto in Robocop negli anni ’90).
Kalashnikov vuole fare concorrenza a Tesla?
Da ciò che si legge dalle dichiarazioni ufficiali dell’azienda, parrebbe di sì. “Questa tecnologia ci permetterà di schierarci nelle fila dei produttori di auto elettriche globali come Tesla e di essere i loro concorrenti. Siamo stati ispirati dall’esperienza dei leader del mercato globale nello sviluppo del nostro concetto”, hanno detto dalla sala stampa. Infatti da Mosca assicurano che la Cv-1 ha, al suo interno, gli ultimi ritrovati tecnologici.
Ma a vederla da vicino pare essere ben lontana dalla cugina americana, sia per quanto riguarda il design (decisamente troppo nostalgico), sia per quanto riguarda le prestazioni. L’auto elettrica avrebbe infatti un’autonomia di 350 chilometri, nonostante un pacco batterie da 90 kWh, mentre toccherebbe i 100 km/h in ben 6 secondi. Prestazioni non esaltanti per un’elettrica. Ad oggi non è ancora noto se e quando l’auto dovrebbe entrare in produzione, ma pare possa diventare una nuova icona dell’ex Unione Sovietica.
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