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Karen Uhlenbeck è la prima donna a vincere il premio Abel per la matematica
Il premio Abel, uno dei più importanti riconoscimenti per la matematica, è stato assegnato alla professoressa statunitense Karen Uhlenbeck.
Karen Uhlenbeck, professoressa alla University of Texas di Austin, è stata insignita del premio Abel dall’Accademia norvegese di scienze e lettere. È la prima donna a ricevere questo riconoscimento, uno dei più prestigiosi nell’ambito della matematica.
Perché gli studi di Karen Uhlenbeck hanno rivoluzionato la matematica
A partire dal 2003, il premio Abel è assegnato ogni anno dal re di Norvegia a un eminente matematico straniero. Comprende anche un contributo in denaro del valore di 6 milioni di corone norvegesi, circa 620mila euro. Insieme alla medaglia Fields (vinta l’anno scorso dall’italiano Alessio Figalli) è considerato una sorta di Nobel per la matematica.
Nelle motivazioni dell’accademia norvegese di Scienze e lettere si legge che Karen Uhlenbeck è stata scelta “per i suoi risultati pionieristici nelle equazioni differenziali alle derivate parziali in geometria, nella teoria dei gauge e nei sistemi integrabili, e per l’impatto fondamentale del suo lavoro sull’analisi, la geometria e la fisica matematica”.
I suoi studi trovano applicazioni in molteplici materie, dalle teoria delle stringhe alla geometria dello spazio-tempo. Uno dei suoi contributi più celebri è stato la teoria della matematica predittiva ispirata dalle bolle di sapone, la cui superficie sottile e curva può essere considerata come “superficie minima” da esaminare per spiegare una vasta gamma di fenomeni. Secondo Jim Al-Khalili, fisico e divulgatore scientifico inglese, “i risultati raggiunti da Uhlenbeck avrebbero meritato un riconoscimento ancora più grande, visto che il suo lavoro ha portato ad alcuni dei più importanti avanzamenti nel campo della matematica degli ultimi quarant’anni”.
Un esempio per la parità di genere nella scienza
Karen Uhlenbeck, statunitense, è il primo nome femminile nella lista di vincitori del premio Abel, che lo scorso anno era stato assegnato a Robert P. Langlands. Come ricorda l’Accademia norvegese di scienze e lettere, Uhlenbeck è sempre stata un simbolo della parità di genere nelle discipline scientifiche. Già nel 1990 è stata la seconda donna della storia a tenere una conferenza plenaria al Congresso internazionale dei matematici che si teneva a Kyoto, in Giappone. Prima di lei solo Emmy Noether, nel 1932, aveva fatto lo stesso.
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Oggi svolge attività di ricerca anche presso la Princeton University e l’Institute for advanced study, dove ha contribuito a fondare il Park city mathematics institute, un centro di formazione per i giovani ricercatori.
Foto in apertura © Andrea Kane/Institute for Advanced Study
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