Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Kayak contro le dighe nei Balcani, partita l’insolita marcia di protesta
In Slovenia un gruppo di canoisti provenienti da tutta Europa ha iniziato una “marcia” di protesta che attraverserà nei prossimi 35 giorni i fiumi più belli e minacciati dei Balcani.
Lo scorso 16 aprile, dal lago di Bohinji, in Slovenia, è partita un’insolita carovana composta da decine di persone a bordo di kayak. L’obiettivo del gruppo, di cui fanno parte oltre sessanta attivisti, è quello di solcare diciotto fiumi nel corso di trentacinque giorni, per protestare contro la costruzione di migliaia di dighe previste nei Balcani.
In difesa del Cuore Blu d’Europa
La manifestazione fa parte della campagna internazionale Save the Blue Heart of Europe, iniziativa sostenuta da Patagonia, nata per proteggere i fiumi dei Balcani e sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi che corrono, minacciati dalla costruzione di 2.700 nuove dighe tra la Slovenia e l’Albania.
Dalle Olimpiadi all’attivismo
Il gruppo di canoisti, guidato dall’ex atleta olimpionico sloveno Rok Rozman, attraverserà Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia e Albania al grido di “salviamo i nostri fiumi”. In questo lasso di tempo sono previsti numerosi eventi su molti tratti fluviali, ideati per sostenere la loro lotta contro le dighe.
Fiumi di vita
“I fiumi balcanici sono più di semplici fornitori di megawatt – ha dichiarato Ulrich Eichelmann, coordinatore della campagna Save the Blue Heart of Europe. – Hanno un importante valore ricreativo per le persone e offrono habitat indispensabili per le specie animali e vegetali. Abbiamo la necessità di difendere questo patrimonio naturale europeo contro l’avidità delle aziende e delle banche”.
Le dighe minacciano i parchi
I fiumi che verranno percorsi dagli attivisti sono tutti minacciati dalla costruzione, nei prossimi anni, di dighe, che saranno realizzate anche all’interno di 113 in parchi nazionali, con conseguenze gravi sui fiumi, sull’ambiente e sulla biodiversità. “Quando ero bambino il mio sogno era di vincere una medaglia olimpica a bordo della mia canoa – ha raccontato Rok Rozman, promotore della marcia di protesta. – Come adulto il mio primo obiettivo è invece quello di proteggere questi fiumi. Non ho vinto la medaglia ma farò tutto il possibile per contribuire a salvare i fiumi balcanici”.
Leggi anche: Patagonia presenta DamNation: la dannazione delle dighe
Leggi anche: Bosnia-Erzegovina, centrale idroelettrica minaccia uno dei pesci più rari d’Europa
Il salmone in pericolo
Tra i fiumi minacciati dai progetti idroelettrici c’è la Sana, corso d’acqua che attraversa la Bosnia-Erzegovina e che ospita uno dei pesci d’acqua dolce più rari e suggestivi d’Europa, il salmone del Danubio (Hucho hucho).
Petizione per salvare l’ultimo fiume selvaggio
La marcia di protesta dei kayak si concluderà il 20 maggio in Albania, con la consegna di una petizione per la protezione del fiume Vjosa, considerato l’ultimo grande fiume selvaggio d’Europa, al primo ministro albanese Edi Rama.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.