La manovra all’interno della legge di bilancio prevede una riduzione del 75% delle risorse destinate al miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano.
Outerknown realizza capi di vestiario riciclando le reti da pesca abbandonate nei mari di tutto il mondo.
Kelly Slater è una leggenda del surf, vincitore di undici campionati mondiali e autore di un’impresa che gli è valsa la definizione di “non è umano” da parte della rivista americana Slate Magazine. Slater ha infatti realizzato un’incredibile doppia rotazione in aria con il suo surf.
Il surfista ha appena lanciato il suo marchio di abbigliamento, Outerknown, che vuole coniugare sport e sostenibilità. L’obiettivo del marchio è quello di “esplorare la relazione tra stile e sostenibilità, realizzando prodotti migliori, dal design funzionale e dal ridotto impatto ambientale”.
Slater ha trascorso in acqua buona parte della sua vita, cavalcando onde in giro per il mondo, ha quindi deciso di provare a ridurre l’inquinamento che affligge i mari di tutto il pianeta.
Outerknown utilizza infatti per i propri capi di abbigliamento materiali riciclati recuperati dagli oceani, come le reti da pesca. I vestiti sono creati da John Moore co-fondatore, direttore creativo e responsabile marketing di Outerknown e realizzati in collaborazione con Aquafil, azienda trentina che ha creato un nylon sostenibile, Econyl, ottenuto dalle reti da pesca recuperate e da altri materiali di scarto.
“Outerknown si è rivolto a noi con l’idea di produrre capi di abbigliamento di nylon che non fossero semplicemente realizzati con materiali riciclati, ma che potessero essere rigenerati in futuro senza alcuna perdita di qualità – ha dichiarato Giulio Bonazzi, presidente e amministratore delegato di Aquafil. – Questo va oltre l’uso tipico di materiali riciclati e fa di Outerknown un brand all’avanguardia nel campo della moda sostenibile“.
La conservazione degli oceani e della biodiversità marina è dunque l’idea fondante alla base del marchio fondato da Kelly Slater, creando consapevolezza tra i consumatori sul crescente fenomeno dell’inquinamento dei mari.
Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) e la Food and Agriculture Organization (Fao), ci sono attualmente oltre 640mila tonnellate di reti da pesca abbandonate negli oceani, responsabili della morte di numerose specie, come balene, tartarughe e uccelli.
Un’iniziativa simile è stata promossa da Adidas che, in collaborazione con l’associazione Parley for the Oceans, sta lavorando allo sviluppo di materiali a base di rifiuti di plastica marina da utilizzare per i propri prodotti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La manovra all’interno della legge di bilancio prevede una riduzione del 75% delle risorse destinate al miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano.
Hyundai supporta il progetto LifeGate nella fornitura di kit che sfruttano la tecnologia FoamFlex, in grado di assorbire oli e idrocarburi .
Il Natale si avvicina, insieme alla voglia di fare un dono ai propri cari, senza alimentare il consumismo. Le proposte delle startup ci aiutano a centrare l’obiettivo.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.