Finora sono morte almeno sette persone. Le forze di polizia stanno investigando per capire se gli incendi siano dolosi e hanno arrestato sette persone.
Kenya, cede una diga: almeno 41 i morti. Forti piogge da giorni nella zona
La diga di Solai, in Kenya, ha ceduto nella serata di mercoledì: decine le vittime accertate. Nella zona precipitazioni torrenziali da settimane.
Aggiornamento ore 15:40 – I morti, riferiscono le autorità locali, sono non meno di 41. L’agenzia Ansa indica che “il cedimento della diga ha sommerso abitazioni per un raggio di due chilometri”.
La diga di Solai, situata a dieci chilometri dalla città di Nakuru, in Kenya, ha ceduto nella serata di mercoledì 9 maggio, provocando la morte di almeno 27 persone. Numerose case sono state travolte dall’acqua, secondo quanto confermato dalle autorità locali, che hanno sottolineato come il bilancio delle vittime sia ancora provvisorio.
Le precipitazioni hanno già causato la morte di 132 persone in Kenya
Un responsabile della polizia regionale, che coordina i soccorsi sul posto, ha affermato che la causa probabile del cedimento sia legata alle forti piogge che hanno colpito la zona nelle scorse settimane. Le precipitazioni torrenziali hanno già causato la morte di 132 persone nella nazione africana, dall’inizio della stagione delle piogge, nel mese di marzo. Ad esse, ora si aggiungono quelle di Nakuru, che portano il totale a circa 150.
A dam bursts in southwestern Kenya, leaving at least 20 people dead https://t.co/kK70Pwn80M pic.twitter.com/bZ3zq7WkBi
— Bloomberg (@business) May 10, 2018
I feriti che sono stati trasportati nelle strutture sanitarie della regione, inoltre, sono almeno 36, secondo le informazioni diffuse dai soccorritori. Alcuni abitanti della zona, ascoltati dall’agenzia Afp, hanno indicato che la diga garantiva l’irrigazione alle fattorie circostanti e che molti braccianti avevano costruito attorno ad essa abitazioni di fortuna. Secondo la Croce rossa potrebbero essere 500 le famiglie colpite.
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