Baku ha rifiutato di firmare il documento basato su articoli già concordati da ambo le parti. Secondo l’Azerbaigian, l’Armenia avrebbe rimosso diversi punti chiave.
Kenya, quattro morti nel giorno delle elezioni. Crolla l’affluenza alle urne
Violenti scontri in Kenya nel giorno delle elezioni: 4 morti e decine di feriti. Il boicottaggio dell’opposizione ha funzionato: affluenza in calo al 34%.
Il boicottaggio delle elezioni presidenziali in Kenya, chiesto dal leader dell’opposizione Raila Odinga, ha funzionato. Ben cinquemila seggi – su un totale di 40mila disseminati nel paese – non hanno neppure aperto i battenti giovedì 26 ottobre. Risultato: l’affluenza alle urne è scesa drasticamente. Secondo il presidente della commissione elettorale nazionale, Wafula Chebukati, il tasso di partecipazione è stato del 34,5 per cento, contro l’80 per cento che fu registrato in occasione delle elezioni dell’8 agosto (annullate poi dalla Corte suprema della nazione africana).
I risultati ufficiali non sono ancora arrivati, anche perché in quattro province occidentali – Homa Bay, Kisumu, Migori e Siaya – le operazioni sono state rese difficili dai violenti scontri registrati tra manifestanti e forze dell’ordine (per questo le autorità hanno rinviato le elezioni nell’area alla giornata di sabato)
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Dalle precedenti presidenziali ad oggi i morti in Kenya sono 44
Secondo quanto riportato dai media internazionali, sono quattro le persone che hanno perso la vita in piazza e decine i feriti, a causa della brutale repressione della polizia. Le vittime sono state raggiunte da colpi di arma da fuoco alla periferia di Nairobi e nelle regioni occidentali: il numero di persone che hanno perso la vita dall’8 agosto ad oggi è salito così a 44.
Dalla seconda tornata elettorale uscirà certamente vincente il presidente Uhuru Kenyatta. Ma lo farà nel contesto di un Kenya che appare profondamente lacerato. Non a caso il leader africano ha spiegato di voler aprire un negoziato con le forze d’opposizione.
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