Il team di ricerca Forensic Architecture ha mappato con telerilevamento e modellazione 3D gli attacchi israeliani su Gaza, evidenziando un pattern preciso contro i civili.
Prende il via in Kenya il più grande programma alimentare scolastico dell’intera Africa
Dal 28 agosto nelle scuole di Nairobi verranno serviti 400mila pasti al giorno, grazie a un nuovo – e imponente – programma alimentare scolastico.
- A Nairobi, capitale del Kenya, prende il via un imponente programma alimentare scolastico.
- Dal 28 agosto, 400mila bambini di 225 asili e scuole alimentari riceveranno ogni giorno il loro pasto.
- Una misura per combattere la malnutrizione infantile e incoraggiare la frequenza scolastica.
Dieci nuove cucine, attualmente in costruzione, in cui 3.500 dipendenti sforneranno 400mila pasti al giorno per i bambini di 225 asili e scuole elementari. Questi i numeri del programma alimentare scolastico che prenderà il via il 28 agosto – primo giorno del quadrimestre autunnale – a Nairobi, la capitale del Kenya. È la più grande iniziativa di questo genere mai avviata nell’intero continente africano.
La “vergogna” della fame in Kenya
“Dobbiamo eliminare la vergogna della fame nel nostro paese. Saremo decisi e concentrati nell’assicurare che il programma alimentare scolastico sia attuato con successo. Il più grande disonore è che i nostri figli vadano a scuola e restino a digiuno perché manca il cibo”, ha dichiarato il presidente del Kenya, William Ruto.
Il Kenya conta circa 53 milioni di abitanti; più della metà vive in condizioni di povertà. Tra i bambini di età inferiore ai cinque anni, il 26 per cento (cioè più di uno su quattro) versa in uno stato di malnutrizione cronica. È quanto riferisce il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Due milioni e mezzo di bambini e ragazzi di età compresa fra i 4 e i 17 anni non va a scuola. Fra coloro che la frequentano, molti non hanno la possibilità di pranzare; il che significa comprometterne sia la salute, sia la capacità di apprendimento.
Il programma alimentare scolastico a Nairobi
Questo è il contesto in cui prende il via l’imponente programma alimentare scolastico da quasi 8 milioni di euro, voluto dalla contea di Nairobi insieme all’organizzazione no profit Food4Education. Fondata dalla nutrizionista e imprenditrice Wawira Njiru, la ong ha iniziato le sue attività nel 2012. All’epoca aveva a disposizione una sola cucina che forniva i pasti a 25 bambini della scuola elementare di Ruiru.
Da fine agosto, stando a quanto riportato dal quotidiano Guardian, i bambini e le bambine che riceveranno ogni giorno il loro pasto saranno 400mila. Ma sono già state gettate le basi per raggiungere il mezzo milione entro la fine del 2024. Anche la tecnologia ha un ruolo importante per la buona riuscita del progetto. Le cucine saranno alimentate dalle energie pulite. Ogni bambino inoltre riceverà un braccialetto collegato a un portafoglio virtuale che i genitori potranno ricaricare: ogni pasto costerà 15 scellini, circa 10 centesimi di euro.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
L’Aia accusa ufficialmente Netanyahu e Gallant di crimini di guerra a Gaza. Per la prima volta nella storia della Corte si chiede l’arresto di leader occidentali.
La Colombia fa la sua parte per sradicare il fenomeno dei matrimoni precoci con una legge che proibisce di sposarsi al di sotto dei 18 anni.
Il paese del Caucaso punta su eolico, solare e idroelettrico. Ma il legame con il petrolio è ancora forte. Quali progetti ci sono nel cassetto e che ruolo gioca l’Europa.
Israele a Gaza sta attuando politiche che privano deliberatamente la popolazione delle risorse per vivere. Per il Comitato speciale dell’Onu è genocidio.
La società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib è stata condannata a pagare un risarcimento danni di 42 milioni
Gran parte dei media e della politica hanno parlato di “pogrom” e “caccia all’ebreo” riguardo alle violenze di Amsterdam. Le cose stanno diversamente.
Dichiarazioni tiepide sono arrivate da Mosca dopo la vittoria di Trump. Rimane incerto il futuro dell’invasione dell’Ucraina.