Rick Jarow, professore di storia delle religioni a New York e autore di Crea il lavoro che ami, ha ispirato migliaia di persone a trasformare il proprio rapporto con il lavoro finalizzandolo a una carriera consapevole e appagante.
Ti piacerebbe, attraverso il tuo lavoro, dimostrare al mondo
intero le tue qualità migliori, le energie e le
capacità che possiedi? Troppo spesso gli obblighi e i doveri
finiscono col soffocare i nostri sogni e ci spingono a credere di
non avere alternative a un lavoro o a una carriera ormai
prestabiliti. In realtà le alternative ci sono, basta
decidere una volta per tutte di uscire dal ruolo-capestro di
“vittima delle circostanze”. Vi propongo, qui di seguito, un
percorso in quattro tappe per creare la vostra personale “anti-carriera”.
Il che, in breve, significa fare ciò che piace ed essere
pagati per farlo. Quattro tappe cui ho dato il nome di quattro dee
della Grecia antica, sentendo la necessità di allineare il
nostro lavoro a una certa idea del sacro.
VESTA: La fiamma ardente
Vesta, l’antica divinità del sacro fuoco, rappresenta quel
fuoco che dobbiamo accendere in noi stessi. E’ il fuoco che ci
spinge a essere ciò che davvero siamo capaci di essere e a
raggiungere ciò che più ardentemente amiamo e
desideriamo, invece di crogiolarci nel nostro quotidiano e
assolutorio autocompiacimento. Il tempio di Vesta, il tempio delle
vergini vestali, era dedicato a un ideale Fuoco centrale, un
obbiettivo che può farci vincere pigrizia e
autocompassione. Quindi il primo passo per creare una
situazione di lavoro che rifletta la nostra integrità e
autenticità è quello che ci porta dentro questo fuoco
interiore, la cui energia irromperà nella nostra vita
quotidiana. Potrete cominciare a chiedere a voi stessi: “Che cosa
mi appassiona veramente?”.
ATENA: La saggezza dell’applicazione
Dopo che ci saremo connessi con il nostro fuoco interiore, dovremo
canalizzare la sua energia per svilupparla in una forma di tipo
pratico. Atena, la dea della saggezza, rappresenta l’energia della
disciplina e della giusta guida. Essa aiuterà a cercare e a
trovare quel maestro o quell’insegnamento grazie al quale potremo
sviluppare il nostro primitivo entusiasmo verso una sua
applicazione.
Ogni volta che iniziamo un nuovo percorso, che sia la
meditazione, il jogging o la pittura, siamo pieni di energia e di
aspettative. Siamo assidui nella pratica e ci sembra di fare
incredibili progressi giorno dopo giorno. Ma col passare del tempo
i progressi diventano meno evidenti, e l’energia emotiva
dell’inizio comincia a venir meno. Cominciamo a stancarci e ci
chiediamo: “Perché mi sto dando così da fare?”.
Delusi, cominciamo a spostare la nostra attenzione verso altre
cose.
Ecco perché è così importante avere una
disciplina, una forma concreta che possiamo costruirci e a cui
restare fedeli. Ed è ugualmente importante avere un maestro
che ci aiuti nei momenti di scoraggiamento e nei periodi “stanchi”.
A volte sembra che sia il maestro a trovare voi. Incontrate
qualcuno o lo ascoltate per caso, e immediatamente “sapete” che
è esattamente la persona con cui volete stare e da cui
volete imparare. In altre parole, sta a voi prendere l’iniziativa
per trovare la persona adatta, e capita di dover fare molte
esperienze con ogni possibile maestro prima di essere certi che uno
(o una) di essi è l’insegnante giusto per voi.
Il maestro ci inizia ad una disciplina, e gradualmente è
la disciplina stessa che comincia ad insegnare a noi. Il nostro
fuoco interiore si rafforza, e possiamo offrire agli altri qualcosa
di davvero importante e valido. Possiamo anche essere ispirati e
pieni delle migliori intenzioni, ma se non sviluppiamo un autentico
spirito di servizio, o qualcosa oltre la mera ispirazione, non
riusciremo mai a sfondare sul mercato. Grazie alla saggezza
pragmatica di Atena impariamo a dare forma
all’ispirazione, a modellare le nostre idee e i nostri
ideali in modo da poterli condividere con gli altri.
GIUNONE: Servizio come condivisione
Una volta che abbiamo sviluppato il senso della padronanza di
una determinata area, possiamo cominciare a pensare come
condividerla. Giunone (nome latino della dea greca Era) rappresenta
l’inclinazione a condividere che nasce dal cuore. Invece di
scavarci faticosamente una nicchia nel mercato del lavoro, dovremo
semplicemente chiederci: “Come posso servire?”.
Il termine ‘servizio’ qui non ha a a che fare con il vecchio
paradigma gerarchico per cui chi serve è più umile o
inferiore. Giunone rappresenta la nostra comprensione
dell’interdipendenza di ognuno e di ogni cosa. Se un tempo per il
benessere dell’umanità era necessaria la
produttività, oggi è necessario il servizio. E’
questo il grande significato dell’emergente “economia del
servizio”. Chiedendoci: “Dove e come posso
servire?”, mettiamo la nostra ispirazione e la nostra
disciplina a disposizione della comunità, e quando lo
facciamo con cuore aperto, cominciano a manifestarsi
opportunità quali mai avremmo immaginato.
CERERE: La visione organizzata
Cerere o Demetra, la Madre Terra,
rappresenta la capacità di organizzare creativamente la
nostra vita intorno alla nostra visione. Che cosa abbiamo, quanto
ci serve, dove lavoriamo e con chi, ecco le domande di Cerere. Se
vogliamo manifestare il nostro “anticarrierismo”, dobbiamo creare
il tempo e lo spazio per fare ciò che amiamo. Cerere,
dunque, rappresenta la capacità di distribuire le nostre
energie fra casa, famiglia, lavoro e divertimento, così da
far funzionare armonicamente tutti questi aspetti della vita
anziché tenerli separati.
L’organizzazione del tempo è lo yoga degli anni
’90
Il tempo è diventato una merce così preziosa che
si può affermare senza esagerazione che l’organizzazione del
tempo è lo yoga degli anni ’90. Dobbiamo imparare a
“espandere il tempo”, cosa diversa dal cercare di fare di
più. Significa imparare ad armonizzare i nostri cicli
personali in sintonia con i cicli naturali intorno a noi,
così che il lavoro, invece di controllare il nostro tempo,
cominci a adattarsi al fluire naturale della nostra vita.
In breve: cominciamo col
fuoco, lo alimentiamo, lo condividiamo e quindi lo
distribuiamo in modo che possa nutrire sia noi che la
comunità. Questi quattro livelli possono facilitare ognuno
di noi nel costruirsi una carriera che non si limiti a nutrire
l’anima ma aiuti anche a trasformare il mondo.
Tratto da: “Guidati dalle Dee” di Rick Jarow Ph.
D., New Age Journal.
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