L’atteggiamento marziale

Grande importanza ha nelle arti giapponesi del Budo il modo di essere della persona di fronte agli eventi, non si tratta di un semplice atteggiamento formale, ma di qualcosa di più.

La parola che indica l’atteggiamento marziale è “Shisei”,
che possiamo tradurre come posizione, attitudine, posa. Shi
(Sugata) esprime la forma, la figura, la taglia. Mentre Sei (Ikioi)
esprime la forza, la vivacità, il vigore. E’ evidente che la
parola completa “Shisei” contiene e riunisce questi due
significati.

E’ molto importante capire che Shisei non esprime solamente una
attitudine esteriore. Non parliamo di una buona forma di un buon
stile, ma anche di forza interiore visibile dall’esterno. Una
manifestazione della vitalità.
Tamura Nobuyoshi, maestro di Aikido, paragona questo aspetto a
quello visibile in un bimbo: “La sua vivacità, i suoi occhi
vivaci, i suoi movimenti …”.

Per raggiungere l’atteggiamento giusto dobbiamo innanzitutto
mettere ordine nel corpo. Il corpo nell’Aikido come in molte
discipline del budo è come un vaso che contenente il Ki
(energia!). Il consiglio di Tamura Nobuyoshi parte dalla
distensione della colonna vertebrale e dal tenerla diritta.
“Se avete l’idea di spingere il cielo con la testa, la colonna
vertebrale si stende naturalmente. Non gonfiate il petto nella
posizione dell’attenti. Le spalle rilassate cadono con morbidezza,
l’ano chiuso, le reni non sono impennate, il Ki è
confortevolmente posato nel seika tandem (il punto, ndr), il
corpo disteso interamente calmo”.

Un maestro di sciabola, Miyamoto Musashi, parlando del shisei
marziale, dice: “Il viso è calmo, non è rivolto verso
l’alto nè verso il basso, nè di lato, gli occhi
chiusi leggermente, senza movimento dei globi oculari, la fronte
senza una ruga, le sopracciglia leggermente corrugate, il profilo
del naso, diritto, senza troppo rientrare il mento in avanti, la
nuca ugualmente diritta, le vertebre cervicali piene di forza.
Sotto le spalle cadenti, il corpo è perfettamente rilassato,
la colonna vertebrale è in posizione, i glutei rientrati, le
ginocchia fino agli alluci, si appongono fortemente al suolo, le
anche non sono attorcigliate, il ventre è fermamente
arrotondato”.

In Aikido questo atteggiamento si chiama “Sankakutai”. Si tratta di
una posizione del tutto simile: soffice, equilibrata, per permette
al corpo e alla mente di muoversi liberamente come un tetraedo
regolare che girando, diventa conico.

Liberamente estratto da “Aikido: Etichetta e Disciplina” di
Tamura Nobuyoshi

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