Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
L’incontro con il Nobel Rigoberta Menchù
Rigoberta Menchù, premio Nobel per la Pace 1992, è una grande testimone delle violenze e degli oltraggi ai diritti umani.
Rigoberta Menchù, premio Nobel per la Pace 1992, è
una grande testimone delle violenze e degli oltraggi ai diritti
umani. È donna. È nata povera, in Guatemala. Da una popolazione
di minoranza, discendente dai Maya.
Oggi dirige una fondazione, è ambasciatrice dei diritti
umani per l’ONU, è sempre impegnata in campagne sociali,
è simbolo e riferimento per tante persone.
Le abbiamo parlato il 22 maggio, a Milano. Sta raccogliendo
fondi per una nuova iniziativa, Vento e Sole.
Speciale LifeGate:
- Il nostro incontro con Rigoberta Menchù…
- … al PalaVobis il 22/5, con Gino Strada di Emergency e padre Alex
Zanotelli. - Chi è Rigoberta Menchù Tum, un simbolo per un
popolo. - Vento e Sole, l’iniziativa per l’energia pulita in
Guatemala.
A cura di S.C.
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Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
La docente di economia Claudia Goldin, è stata insignita del premio Nobel per l’Economia 2023 “per aver fatto progredire la nostra comprensione dei risultati del mercato del lavoro femminile”.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.