Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
La città del bio, la primavera bio
Il biologico non è solo un metodo per fare agricoltura pulita. E’ anche un’occasione culturale. Un punto importante dell’agenda politica. Un punto d’incontro tra tante realtà. L’Aiab lo sa, e sa promuovere il biologico su più piani: con i Comuni italiani, e con tutti i cittadini. In queste direzioni vanno due importanti iniziative. Il 14
Il biologico non è solo un metodo per fare agricoltura
pulita. E’ anche un’occasione culturale. Un punto importante
dell’agenda politica. Un punto d’incontro tra tante realtà.
L’Aiab lo sa, e sa promuovere il biologico su più piani: con
i Comuni italiani, e con tutti i cittadini. In queste direzioni
vanno due importanti iniziative.
Il 14 maggio, presso l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma,
è stata presentata “Città del Bio”, un’associazione
per lo sviluppo della “cultura del bio”. Alcune amministrazioni
locali come il Comune di Roma, il Comune di Grugliasco (TO), il
Comune di Napoli, la Provincia di Torino, il Comune di Ancona, il
Comune di Alessandria, il Comune di Varese Ligure (La Spezia), il
Comune di San Casciano Val di Pesa (FI), il Comune di Marsicovetere
(PZ) e il Comune di Borgaro Torinese si sono riuniti in
associazione sotto l’ala protettrice dell’Aiab.
Una prima attività dell’associazione potrà essere
l’istituzione di un “Osservatorio sulla Bioristorazione”
(cioè sulle mese biologiche) e successivamente la
realizzazione di un sito appositamente dedicato alle “città
del bio”, per accogliere le diverse realtà, storie ed
esperienze.
“L’associazione – ha detto Vincenzo Vizioli, presidente dell’Aiab –
è nata per valorizzare le esperienze già assunte
dalle amministrazioni locali e sviluppare ulteriori progetti su
aspetti importanti come le mense biologiche, la promozione e lo
sviluppo delle produzioni biologiche, l’informazione e
l’orientamento dei cittadini verso un consumo etico e consapevole,
la promozione di uno sviluppo ecosostenibile, l’impiego di tecniche
e di prodotti ecocompatibili sia nei settori produttivi che nel
terziario, la qualità della vita nelle città”.
Secondo l’Aiab il biologico non deve essere esclusivamente un
settore produttivo: deve prevedere un percorso culturale, di
conoscenza e di informazione, a favore di cibi sani e buoni anche
per l’ambiente in cui viviamo.
Per conoscere i prodotti bio un’ottima occasione può essere,
questa domenica, l’altra iniziativa promossa da Aiab, ‘la primavera
biologica’.
Le aziende biologiche aprono le porte ai cittadini. Dopo il buon
successo di domenica scorsa, oltre 250 aziende agricole biologiche
apriranno ancora le porte ai cittadini che potranno recarsi a
conoscere i frutti della terra e del loro lavoro e gustare i
prodotti bio delle varie cucine tipiche regionali.
L’elenco completo delle aziende agricole biologiche delle varie
regioni può essere consultato sul sito internet dedicato alla
primavera biologica.
In quest’occasione inoltre sarà possibile conoscere le
aziende aderenti alla rete delle biofattorie didattiche di Aiab,
ossia quelle aziende che durante tutto l’anno fanno attività
con le scuole (consultabili sul sito internet: www.biofattoriedidattiche.aiab.it)
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.
Il residuo fisso indica il contenuto di sali minerali nell’acqua. Meglio scegliere un’acqua con un valore alto o basso? Scopriamolo.