Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
La Corea a Expo tra tradizione, tecnologia e ospitalità
Celebrata la giornata nazionale dedicata alla Corea. Una finestra su una cultura lontana, ricca di storia e di lunghe tradizioni.
Expo 2015 è anche questo. Una finestra su culture e luoghi lontani dall’Italia e dall’Europa. Luoghi con antichissime tradizioni sia culturali che alimentari. E così si presenta la Corea durante la giornata nazionale dedicata. “Expo Milano 2015 rappresenta le Olimpiadi della cultura. Per questo motivo, siamo orgogliosi di esserci”, ha dichiarato il ministro dello Sport, Cultura e Turismo della Repubblica di Corea Kim Jong Deok.
Kim Jong Deok. © Daniele Mascolo/Expo 2015
“Vogliamo far conoscere al mondo l’Hansik, il cibo coreano, e dare il nostro contributo concreto al dibattito internazionale sul futuro dell’alimentazione e sul valore del cibo che l’Esposizione Universale sta promuovendo. Auguriamo a Expo Milano 2015 – ha dichiarato il Ministro Deok – di continuare con grande successo e, per la Corea, di rinsaldare ulteriormente il rapporto con l’Italia, legame che dura da centotrent’anni”.
Tra danze tradizionali e la tipica ospitalità, è il “vaso della luna” ad attirare l’attenzione del visitatore: si tratta del tema architettonico del padiglione, il vaso della tradizionale culinaria coreana, a rappresentare una luna piena.
All’interno, in un clima sobrio e dalle alte influenze tecnologiche, sono trattati i temi cari alla tradizione, in particolare quelli dedicati alla ricerca sulla nutrizione. In questo caso è la fermentazione degli alimenti ad avere lo spazio maggiore: il tipico Onggi contiene i sapori e i colori della cucina coreana.
“Il Padiglione coreano diffonde non solo il messaggio di mangiare seguendo i criteri di salute, equilibrio e armonia, ‘Mens sana in corpore sano’- come dicevano i romani -, ma stimola anche la riflessione sul futuro, su come il cibo e l’alimentazione si evolveranno nel tempo”, ha dichiarato il Sottosegretario Barbara Degani.
Barbara Degani. © Daniele Mascolo/Expo 2015
La Corea porta ad Expo anche la cooperazione internazionale. Ovvero mostra come dagli anni ’50 in poi un Paese poverissimo, che viveva di agricoltura, abbia attuato una profonda mutazione che l’ha portato ad essere oggi una delle potenze mondiali. Per questo tenta di esportare il proprio modello positivo nei Paesi dove ancora fame e povertà sono le principali lotte da affrontare quotidianamente.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A un mese dalla chiusura di Expo, annunciata la destinazione del padiglione Coca Cola, che tornerà a seconda vita come promesso. Gratuitamente e a disposizione degli appassionati di basket.
Chiusi i cancelli dell’Esposizione, ora alcuni dei padiglioni in legno certificato Pefc avranno una seconda vita.
Dopo la Carta di Milano, a Expo Milano 2015 nasce il manifesto sull’agricoltura biologica: la Carta del Bio. Per nutrire il pianeta e proteggere la terra.
L’agricoltura biologica in Perù, che rispetta la terra e chi la coltiva, ha permesso ai contadini peruviani di uscire dalla povertà e dal narcotraffico.
Concluso uno degli appuntamenti più importanti di Expo nella Giornata mondiale dell’alimentazione. Mattarella: “Nutrire il pianeta è la sfida epocale che abbiamo di fronte”.
L’edizione del 2015 è dedicata alla protezione sociale per enfatizzarne l’importanza nel combattere la povertà rurale e nell’assicurare l’accesso al cibo.
Un sito espositivo unico, in un Paese crocevia tra Europa ed Asia. Da Astana partirà la transizione energetica del Kazakistan.
Dal 15 ottobre Milano ospita una mostra fotografica molto particolare: una selezione di venti scatti di Peter Caton rappresentativi di come sia possibile coltivare (e mangiare) cibo senza inquinare.