L’artista francese regala a Firenze una riflessione sull’accessibilità dei luoghi della cultura nell’epoca del coronavirus. La ferita è profonda, ma magnifica.
Potrete vederla sino al 22 agosto 2021 sulla facciata di Palazzo Strozzi a Firenze: si intitola La ferita ed è la nuova installazione site specific di JR, artista francese che ormai da anni stupisce, colpisce e fa pensare grazie ai suoi lavori che non dimenticano mai di affrontare l’attualità con un linguaggio comprensibile a tutti. Per ricordare, se mai ancora ve ne fosse bisogno, quanto l’arte sia necessaria e la sua privazione ci abbia feriti, tutti.
Non solo un’installazione: La ferita del francese JR è quella di tutti noi
Senza patetismi ma con energia, ottimismo e realismo, JR ha parlato della sua ultima opera che ha ridato vita a Palazzo Strozzi – chiuso come tutti i musei italiani in zona rossa o arancione – a Firenze e a tutti i cittadini. È lui stesso infatti a raccontare quanta emozione provi nel vedere i fiorentini, i lavoratori e chiunque passi per piazza Strozzi, fotografare e immortalare il suo lavoro. E non è, badate bene, egocentrismo o esibizionismo, ma la gioia nel ridestare gioia, curiosità, interesse. Firenze, come molte altre città d’arte, ha perso i turisti e con loro il vitale pulsare che la contraddistingueva. Oggi, il 19 marzo giorno dell’inaugurazione dell’installazione – il capoluogo toscano è più vivo. La ferita è per tutti, è arte come dovrebbe sempre essere: fruibile da chiunque lo desideri. È un dirompente squarcio non solo nella facciata di uno dei più bei palazzi rinascimentali della città, ma nell’animo di chiunque lo guardi. È l’invito a entrare anche se non si può, o quando si potrà, ma, nel frattempo, è anche la spinta a non dimenticare che ciò che ci aspetta, è lì dentro e in tutto il paese.
"La Ferita" è ora svelata! Alta 28 metri e larga 33, la monumentale installazione di JR è uno squarcio visivo sulla…
Un’opera site e time specific la chiamano, perché non possiamo dimenticare che ciò che l’ha scaturita, è la maledetta pandemia che ha fermato il mondo dell’arte – almeno così come lo immaginavamo sino adesso – e tutto ciò che gli gira attorno: lavoro, economia, fermento, stimoli. È certamente un lavoro appassionato quello di JR: chi ci vede dolore, chi l’attesa, chi altro. Lui stesso dice: “La ferita ha infinite letture, poiché ognuno ha la sua storia. Tutto dipende da quello”.
Chi è JR, l’artista francese che ha come galleria il mondo
Che bella la definizione che JR dà di se stesso nel suo sito: “JR ha la più grande galleria d’arte del mondo. Grazie alla sua tecnica di collage fotografico, espone gratuitamente le sue opere sui muri di tutto il mondo, attirando l’attenzione di chi solitamente non va nei musei”. Tutto vero. Questo geniale artista è nato nell’83 e all’anagrafe si chiama Jean René. JR però non sono solo le iniziali del suo nome ma anche un’allusione al personaggio principale della serie americana “Dallas”, J. R. Ewing. Bizzarro. A cosa è dovuto il suo successo? Possiamo dire che ha creato l’Infiltrating art: durante le sue attività di collage infatti, le comunità locali prendono parte all’atto di creazione artistica, senza però un palcoscenico che separi gli attori dagli spettatori. Così nell’atto creativo, l’anonimato dell’artista e l’assenza di qualsiasi spiegazione che accompagni gli enormi ritratti, lasciano uno spazio libero in cui tematiche e attori, performer e passanti si incontrano, formando l’essenza del suo lavoro.
I suoi progetti sono attuali, dirompenti, teatrali. Curiosate tra ciò che ha creato in tutto il mondo: dalle favelas di Rio de Janeiro alla grande piazza della Piramide del Louvre, da Ellis Island a New York alla prigione di massima sicurezza di Tehachapi in California. Ne rimarrete affascinati.
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