
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
La Lombardia ha deciso di incentivare la caccia, i nuovi cacciatori saranno infatti esenti dal pagamento dell’imposta di concessione.
In Italia il numero dei cacciatori registra un andamento decrescente, attualmente rappresentano poco più dell’uno per cento della popolazione, inoltre, in base ai sondaggi, otto italiani su dieci vogliono abolire la caccia.
Nonostante ciò, anziché impedire questa pratica cruenta e anacronistica responsabile della morte di centinaia di migliaia di animali (tra cui specie protette a livello comunitario), vengono concesse ai cacciatori ulteriori agevolazioni. Il Consiglio regionale della Lombardia ha infatti approvato l’eliminazione dell’imposta di concessione dovuta da coloro che richiedono per la prima volta il rilascio della licenza di caccia. L’emendamento, proposto dalla Lega Nord, costituisce in pratica un’agevolazione per coloro che decidono di avvicinarsi al mondo della caccia.
La notizia avrà ripercussioni, oltre che sulla fauna selvatica, anche sui cittadini lombardi, sui quali ricadrà il mancato incasso, oltre all’onere finanziario delle spese legate all’attività venatoria.
“È una posizione di totale asservimento alla lobby venatoria – ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici – un provvedimento destinato a generare un ammanco finanziario nelle casse regionali, senz’altro utile ad ottenere i voti dei cacciatori. Il provvedimento regionale appare ancora più odioso perché ha l’effetto di incrementare il numero di cittadini che nel loro tempo libero non trovano altro di meglio da fare che ammazzare animali indifesi”.
Il primo firmatario della proposta, il leghista Fabio Rolfi, ha difeso il provvedimento rivendicando l’importanza dei cacciatori per la “conservazione”, concetto ormai chiaramente confutato, qualora ve ne fosse bisogno. “Ritengo sia opportuno ribadire ancora una volta l’importanza del ruolo tradizionale e sportivo della caccia, dove la figura del cacciatore esercita funzioni di rilievo relative alla conservazione e alla tutela dell’ambiente”.
La regione ha dunque deciso di incentivare un’attività violenta e pericolosa, praticata da una minima parte della popolazione, che consente a persone armate di entrare anche all’interno di proprietà private non recintate. L’articolo 842 del codice civile permette infatti ai cacciatori l’ingresso nei terreni privati senza dover chiedere il consenso ai legittimi proprietari. La Lav ha chiesto l’immediato intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi perché impugni il provvedimento voluto dalla Lega Nord della Lombardia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.