Roberta Redaelli, nel suo saggio Italy & Moda, raccoglie le voci del tessile. E invita il consumatore a fare scelte che lo spingano alla sostenibilità.
La natura può trasformarsi in abiti magnifici. Ed ecosostenibili
Fiori, piante, frutta e verdura. Servirsi della natura per realizzare dei capi d’alta moda è possibile; lo dimostra una giovane illustratrice della Nuova Zelanda, Kristina Webb che, con i suoi disegni, ha dato vita ad abiti di insalata, foglie cadute dagli alberi e fiori d’ogni tipo. Quello di Kristina è solo uno
Fiori, piante, frutta e verdura. Servirsi della natura per realizzare dei capi d’alta moda è possibile; lo dimostra una giovane illustratrice della Nuova Zelanda, Kristina Webb che, con i suoi disegni, ha dato vita ad abiti di insalata, foglie cadute dagli alberi e fiori d’ogni tipo.
Quello di Kristina è solo uno dei progetti sponsorizzati sul web che uniscono creatività e tutela dell’ambiente. Ci ha provato anche Grace Ciao, una fashion illustrator di Singapore, che, grazie alla sua spiccata abilità artistica, è in grado di trasformare dei reali petali di fiori in abiti mozzafiato.
In verità, la flora serve da sempre l’industria dell’abbigliamento, non a caso, i tessuti e le tinture provengono proprio da alcune piante sottoposte a particolari trattamenti. Eppure l’idea di applicare la vegetazione direttamente al prodotto finito non è ancora diffusa, eccetto qualche raro esperimento. Ne è un esempio la stilista sud coreana Yeonju Sung che ha lanciato una linea dal nome “Wearable Food” nella quale ha presentato una serie di abiti eleganti realizzati interamente con verdura fresca, tra cui melanzane, porri, erba cipollina e altro.
Utilizzare la vegetazione per creare capi d’abbigliamento è un ottimo mezzo per il raggiungimento di una moda 100% ecosostenibile. L’unico ostacolo incontrato da questa tecnica è dato dal breve ciclo di vita dei vegetali che, una volta estratti dalla terra, si avviano velocemente al processo di decomposizione. Ma anche da questo intoppo, è possibile trarne numerosi vantaggi: i rifiuti organici, infatti, sono trasformabili in compost e, quindi, riutilizzabili come sostanza fertilizzante.
Infinite sono le creazioni della natura e i modi di usarla. Basta solo un pizzico di fantasia e i risultati saranno incredibili.
Foto in evidenza © fswanepoel.wordpress.com
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