Si tratta di un’area di 202 chilometri quadrati nata grazie agli sforzi durati 16 anni delle comunità locali e nazionali a Porto Rico.
La Notte verde dei parchi, ovvero perdersi nella magia della natura delle Marche
Ammirare il raro camoscio appenninico, sentire l’eco dei propri passi nella Grotta di Frasassi o nuotare nell’acqua cristallina ai piedi del Monte Conero. Dal 28 al 30 agosto si celebra il patrimonio naturalistico marchigiano.
Dalle aspre vette dei Monti Sibillini al mare azzurro del Conero. Le montagne e la costa agli estremi, morbide e verdeggianti colline nel mezzo. Parliamo delle Marche, luogo che ospita un’elevata varietà di ecosistemi nella quale natura e storia si intrecciano dando vita ad una regione tutta da esplorare.
Nei parchi marchigiani si possono incontrare specie animali e vegetali estremamente rare o addirittura uniche, come la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), il camoscio appenninico (Rupicapra pyrenaica ornata), il chirocefalo del Marchesoni (Chirocephalus marchesonii) e la stella alpina dell’Appennino (Leontopodium nivale).
Dal 28 al 30 agosto, proprio per celebrare questo patrimonio naturalistico, si festeggia la Notte Verde, ovvero il primo Festival dei Parchi marchigiani. Il programma prevede, tra le altre attività, escursioni, visite a musei e aree faunistiche, concerti, laboratori didattici e cicloturismo notturno.
L’iniziativa, nata per valorizzare la ricchezza ambientale della regione, spesso sottovalutata e talvolta mal gestita, è stata promossa dalla Regione Marche insieme a Federparchi Marche. Il festival vede coinvolti cinque parchi, il Parco regionale del Conero (Sirolo, AN), il Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi (Serra San Quirico, AN), il Parco regionale del Monte San Bartolo (Gabicce, PU), il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello (Carpegna, PU) e il Parco nazionale dei Monti Sibillini (Visso, MC).
Parco nazionale dei Monti Sibillini
La perla dell’escursionismo marchigiano, è scontato dirlo, sono i Monti Sibillini. Valli, foreste e cascate, circondate da splendide montagne modellate dai fenomeni carsici, che culminano nei 2.476 metri del Monte Vettore. Nel parco è possibile ammirare l’unico lago naturale della regione, il Lago di Pilato, e la celebre fioritura delle lenticchie dei Piani di Castelluccio. Ma anche una ricca biodiversità, la flora comprende 1.800 specie differenti, mentre la fauna, messa in ginocchio da secoli di caccia e di sfruttamento intensivo dei pascoli, sta rifiorendo, grazie anche all’operato del parco che ha reintrodotto il camoscio appenninico e il cervo (Cervus elaphus). Una menzione la merita anche il lupo (Canis lupus italicus), quando negli anni Settanta i lupi erano sull’orlo dell’estinzione, queste montagne hanno offerto riparo allo schivo predatore, rappresentando la vera roccaforte della specie. In occasione del festival sono state organizzate escursioni dedicate all’osservazione degli animali, concerti e degustazioni di prodotti locali.
Parco naturale del Monte San Bartolo
La ripida costa del San Bartolo è caratterizzata da scogliere di arenaria circondate dai pini e popolate da rare specie di uccelli migratori e rapaci. Il Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo permette di immergersi nel blu del mare o tra il giallo delle ginestre in fiore, senza dimenticare l’aspetto archeologico, come i ritrovamenti del neolitico nella zona di Monte Castellaro. Per la Notte verde il parco propone laboratori didattici sulla fauna marina della costa adriatica, escursioni notturne con osservazione dei rapaci, serate dedicata alla scienza, alla poesia e alla musica antica.
Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi
Il parco, definito il “Cuore verde delle Marche”, è la più grande area protetta regionale. Il parco è noto per le sue grotte, in particolare la Grotta Grande del Vento (ribattezzata Grotta di Frasassi), divenuta una delle principali attrazioni marchigiane. Le montagne circostanti offrono un buon numero di sentieri e sono caratterizzate da un’elevata biodiversità: 105 specie di uccelli nidificati, 39 specie di mammiferi e oltre 1.300 specie vegetali. Il parco celebrerà la Notte verde negli splendidi borghi di Serra San Quirico e di Castelletta, fra una caccia al tesoro, concerti, laboratori ed escursioni in notturna.
Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello
Le inconfondibili alture calcaree del Sasso Simone e del Simoncello delimitano il confine tra le province di Arezzo e di Urbino e prendono il nome due colossali sassi staccatisi dalla montagna chissà quando, che stanno uno di fronte all’altro da milioni di anni. Il parco, costellato di borghi e centri storici nella zona del Montefeltro, regala piacevoli passeggiate tra le rocce e tra fitti boschi di querce. In occasione del festival, tra le numerose iniziative, segnaliamo l’escursione notturna, con un finale dedicato al recupero dell’armonia attraverso il dolce ed equilibrato suono delle campane tibetane.
Parco regionale del Conero
Fare il bagno dove l’Adriatico è più azzurro e al contempo ammirare il profilo alto e imponente del Monte Conero. L’omonimo parco ospita probabilmente la più bella area costiera delle Marche, ma non solo, consente di addentrarsi nel fitto del bosco o di praticare il birdwatching in prossimità dei laghetti di Portonovo. Tra le attrattive principali dell’area ci sono le suggestive formazioni rocciose come gli scogli delle Due Sorelle e della Vela e le pareti degli Scivoli. Per la Notte Verde il parco propone un gran varietà di attività, come visite alle grotte di Camerano, enotrekking al tramonto, un’escursione subacquea in notturna a Numana e la presentazione e liberazione di un esemplare di tartaruga marina alla Baia di Portonovo.
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