In vista della sfida tra Kamala Harris e Donald Trump alle elezioni presidenziali Usa, ripercorriamo i grandi temi aperti in materia di clima.
La pasta a km 0 che calcola la CO2
Esempio virtuoso di business, quello della pasta Sgambaro, storica azienda veneta produttrice di uno degli alimenti simbolo del nostro Paese. Solo grano locale, energia verde e certificazioni ambientali.
È uno dei marchi del Made in Italy green. Dallo storico stabilimento di Castello di Godego in provincia di Treviso, oggi esce una pasta certificata e prodotta con energia rinnovabile.
Da qualche settimana inoltre il pastificio ha siglato un accordo con i Comuni di Mel in provincia di Belluno e Lusiana, in provincia di Vicenza, con l’impegno di mantenere i boschi della zona.
Più precisamente si tratta del progetto comunitario LIFE+ Carbomark, ovvero della compravendita di crediti di carbonio tra soggetti che contribuiscono con i propri boschi a compensare la CO2 e aziende che calcolano l’impatto del proprio processo produttivo.
In pratica le amministrazioni locali rinunciano a tagliare il legname, mentre l’impresa ricompensa il mancato guadagno, sostenendo i costi della cura e manutenzione degli alberi fino a trent’anni d’età.
Km 0. Sgambaro già dal 2003 lavora per rendere rintracciabile le materie prime e per creare quella che oggi è definita “filiera corta”: il grano duro proviene da 4 mila ettari coltivati nella Pianura Padana, da campi emiliani, veneti, friulani e lombardi. Il grano viene poi macinato solo in mulini adiacenti allo stabilimento all’interno del quale viene impiegata energia proveniente da fonti rinnovabili.
Pasta certificata. Nel 2013 la linea Etichetta Gialla riporta la certificazione ambientale di prodotto (EPD), che analizza e certifica il life cycle assessment, riportando le emissioni di gas serra dell’intero ciclo di produzione. L’etichetta riporta: “800 grammi di CO2 per kilopasta è il nostro impatto ambientale”.
Pierantonio Sgambaro, patron dell’azienda sottolinea: “Grazie a quest’ultimo accordo, non quantificato nella certificazione EPD, e ad un impegno continuo, il mio obiettivo è raggiungere emissioni di anidride carbonica pari a zero.”
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