
La Corte suprema indiana ha ordinato l’espulsione dalle loro terre ancestrali di quasi 8 milioni di persone che vivono nella foresta.
Da 1.706 a 2.226, è la crescita fatta registrare dalla popolazione di tigri in India secondo l’ultimo censimento a cadenza triennale presentato dal ministro dell’Ambiente Prakash Javadekar. Successo indiano Nel 2014 la popolazione di tigri è cresciuta del 30 per cento rispetto al 2011 grazie, secondo il ministro indiano, alle attività di conservazione messe in
Da 1.706 a 2.226, è la crescita fatta registrare dalla popolazione di tigri in India secondo l’ultimo censimento a cadenza triennale presentato dal ministro dell’Ambiente Prakash Javadekar.
Nel 2014 la popolazione di tigri è cresciuta del 30 per cento rispetto al 2011 grazie, secondo il ministro indiano, alle attività di conservazione messe in atto dal governo di Nuova Delhi. Secondo Javadekar si tratta di “un successo enorme” per la conservazione della specie a livello globale visto che l’India ospita il 70 per cento di tutte le tigri che vivono in libertà nel mondo.
Huge success story- Tiger population of India goes up by 30.5% to 2226 in 2014 as compared to 1706 in 2010. Now 70% of Tigers are in India.
— Prakash Javadekar (@PrakashJavdekar) 20 Gennaio 2015
“Mentre il numero di tigri è in calo in tutto il mondo, in India è in crescita” ha detto il ministro che ha anche suggerito agli altri paesi di seguire l’esempio indiano. Non solo, il paese asiatico sarebbe anche pronto a donare cuccioli di tigre alla comunità internazionale e a dare il proprio contributo per salvaguardare la specie nel resto del mondo.
Se si guarda al numero di tigri censite nel 2008, secondo il quotidiano Times of India, l’incremento è sorprendente. Sei anni fa i felini erano 1.411, per poi passare a 1.706 nel 2011 e arrivare ai 2.226 esemplari nel 2014.
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