Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
La prima colazione per chi ha reattività a lieviti e glutine
Lieviti e glutine sono tra gli alimenti che compaiono con più costanza sulla tavola degli italiani, e questo può spesso portare a sviluppare infiammazione generalizzata da cibo.
I sintomi che ne derivano vanno dal mal di pancia alla stanchezza e dalla colite all’eczema, passando per il mal di testa e la cellulite. L’infiammazione da cibo si genera quando gli stessi alimenti vengono mangiati quotidianamente e in abbondanza.
Ecco che cominciare la giornata variando le proprie scelte abituali e scegliendo una colazione un po’ diversa dal solito è una risorsa in più per stare meglio. Facendo questo si riduce il livello di infiammazione dovuto agli alimenti e si permette anche al cervello di funzionare meglio, motivo per cui variare la propria alimentazione è suggerito anche per migliorare la performance lavorativa o scolastica.
Le maggiori conoscenze di oggi sulle reazioni al glutine non celiache fanno sì che molte persone cerchino di limitare o evitare la presenza di glutine e frumento nella propria alimentazione mentre la vera soluzione è il recupero della tolleranza alimentare.
Un lavoro di rotazione su lieviti e glutine (mantenendo momenti settimanali di reintroduzione per stimolare il recupero della tolleranza alimentare) fa proprio questo e può essere davvero utile a una grande fetta di italiani, sapendo che esistono anche test specifici, come Recaller o Biomarkers, che permettono di dosare il livello di citochine infiammatorie e comprendere con maggiore precisione il proprio profilo personale.
La colazione senza lieviti e glutine
Per altro, fare la prima colazione senza glutine e alimenti fermentati è davvero facile: con il minimo sforzo si ottiene quindi potenzialmente un grande beneficio.
Un muesli che contenga i cereali giusti (mais, avena, miglio, grano saraceno, riso, amaranto e quinoa sono perfetti) abbinato a una buona quantità di semi oleosi (come fonte proteica), a frutta fresca e al tipo di latte preferito, magari con un po’ di marmellata 100 per cento frutta per rendere il tutto ancora più gustoso, è già una soluzione perfetta.
Quando si parla di muesli, per evitare glutine e lieviti sarà sufficiente scegliere il latte al posto dello yogurt (che è fermentato), evitare la frutta essiccata (come l’uvetta) e usare i cereali elencati sopra, evitando frumento, farro, orzo, segale e kamut (che contengono glutine). Attenzione anche a tè nero e miele, entrambi fermentati: preferite caffè, tè verde o una spremuta e usate della marmellata 100 per cento frutta o della cannella per addolcire.
Crepes, la soluzione sana e gustosa
Un’altra soluzione molto più che gustosa per variare in modo sensato la propria prima colazione è di usare le crepes. Sono facili e veloci da fare. L’unico strumento che serve è una padella antiaderente, meglio se ampia. In una ciotola si mettono le uova (ad esempio 3) e una farina integrale di cereali che non contenga glutine come avena, grano saraceno o miglio (ad esempio 80 grammi) e acqua o latte (mezzo bicchiere abbondante). Si mischia il tutto con una forchetta mentre la padella antiaderente si scalda. A padella calda il composto va versato un po’ per volta sulla pentola e fatto colare sulla superficie in modo da ottenere dei fogli rotondi.
Quando il bordo della crepe si stacca dal fondo della padella, il foglio è pronto per essere girato e cotto ancora per qualche momento prima di essere messo su un piatto, farcito con la confettura o la nocciolata preferita, abbinando il tutto a un po’ di frutta.
Anche del prosciutto va benissimo come farcitura mentre, per il contenuto di lieviti, è da evitare il formaggio. Perfette pure le uova con affettato, pomodoro e qualche galletta, ricordando che variare quello che si mangia tutti giorni è il vero strumento per mantenere bassa la propria infiammazione da cibo e per aiutarsi quindi a restare in forma a lungo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Vegetariano, di stagione, dai sapori mediterranei, ma anche profumato con spezie che vengono da Paesi lontani: ecco il nostro menù per ricordarci, anche a tavola, che il Natale è unione e condivisione!
I dati emersi dall’ultimo rapporto Ismea, l’ente pubblico che analizza il mercato agro-alimentare, ci obbligano a riflettere sul costo del cibo e su come buona parte del prezzo pagato non arrivi agli agricoltori.
Secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata, la dieta biologica mediterranea aumenta i batteri buoni nell’intestino e diminuisce quelli cattivi.
Tutti parlano della dieta mediterranea, ma in pochi la conoscono davvero. Ecco in cosa consiste e come possiamo recuperarla. L’incontro di Food Forward con gli esperti.
Secondo Legambiente, le analisi effettuate sugli alimenti restituiscono un quadro preoccupante sull’uso dei pesticidi.
Cosa deve esserci (e cosa no) nella lista degli ingredienti di un buon panettone artigianale? Cosa rivela la data di scadenza? Sveliamo i segreti del re dei lievitati.
A dirlo è uno studio della Commissione europea che ha fatto una prima stima del potenziale contributo della Pac agli obiettivi climatici.
Il residuo fisso indica il contenuto di sali minerali nell’acqua. Meglio scegliere un’acqua con un valore alto o basso? Scopriamolo.