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La Toscana dichiara guerra ai cinghiali
Approvata la legge che autorizza l’abbattimento straordinario di diverse specie di mammiferi ungulati, tra i quali caprioli e daini.
Si preannunciano giorni difficile per gli ungulati toscani, costretti a stare sempre con le orecchie tese e i sensi all’erta per evitare di essere uccisi a colpi di arma da fuoco. Il Consiglio regionale della Toscana ha infatti approvato la Legge Remaschi, legge proposta dal Pd che autorizza gli abbattimenti straordinari degli ungulati, ovvero quei mammiferi provvisti di zoccoli (in questo caso parliamo di cinghiali, caprioli e daini).
Il nuovo provvedimento estende la caccia a queste specie a tutto l’anno per i prossimi tre anni, anche all’interno delle aree protette, nelle quali, secondo gli Eco Radicali, i Comuni potranno anche concedere ai cacciatori l’ingresso attraverso mezzi a motore. L’obiettivo è quello di contenere le popolazioni di questi animali, reputati dannosi per l’agricoltura e l’ambiente, sembra che il piano preveda l’uccisione di circa 150-170mila animali nei prossimi tre anni.
In particolare il nemico pubblico numero uno della Toscana sembra essere il cinghiale. Qui il discorso potrebbe essere relativo, sicuramente questi grandi suidi (introdotti anni fa per scopi venatori) possono essere dannosi per l’agricoltura, è altrettanto vero che dannose per l’agricoltura sono le sostanze inquinanti rilasciate dalle munizioni. La Toscana inoltre, come ricordato dalla campagna #scacciamoli degli Eco Radicali, conta quasi un quinto di tutte le vittime di caccia.
La stagione venatoria appena conclusa (ma non in alcune regioni ancora si spara) ha provocato 18 morti e 69 feriti, causando molti più danni di qualsiasi animale selvatico.
“Questa legge, oltre a essere una rapina a mano armata nei confronti dell’ambiente, nega il diritto alla sicurezza dei cittadini, consentendo l’utilizzo di fucili con gittate anche di oltre un chilometro”, ha dichiarato il segretario di Eco Radicali, Fabrizio Cianci.
La Legge Remaschi, duramente contestata dalle associazioni animaliste e ambientaliste, è passata grazie ai voti di Pd, Forza Italia e Fdi, mentre hanno votato contro M5S e Sì Toscana a Sinistra, la Lega nord si è astenuta.
“Provare a ricomporre un equilibrio naturale è nostro dovere e dobbiamo farlo con gli strumenti che solo una nuova normativa ci può offrire – ha affermato Leonardo Marras, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. – Oggi il 70 per cento del territorio della Toscana è disciplinato come “vocato” agli ungulati, ma la loro densità non è più sostenibile”.
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