Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
La cottura dei legumi secchi
Se l’ultima volta che avete cucinato dei ceci sono rimasti duri come sassi, non disperate: qui trovate tutti i segreti per la giusta cottura dei legumi secchi.
di Francesca Marotta
Per cuocere bene i legumi secchi l’ammollo è importante. I legumi sono semi ricchi di amido e proteine, ricoperti da una buccia composta principalmente da fibre. L’amido all’interno del seme si trova sotto forma di granuli compatti; quando si mettono a bagno i semi, la buccia si gonfia d’acqua e lo stesso fanno i granuli di amido. Durante la cottura i granuli continuano a gonfiarsi e l’amido “gelatinizza” trasformandosi in una massa tenera e pastosa.
Come preparare i legumi secchi
Mettere i legumi in ammollo
Se l’amido non ha assorbito abbastanza acqua durante l’ammollo e se la temperatura sale troppo bruscamente, i granuli potrebbero cuocersi quando sono ancora asciutti, compattandosi sempre di più e impedendo la penetrazione dell’acqua fino alle parti interne del seme. Ecco perché un ammollo prolungato (una notte) e una cottura dei legumi lenta e graduale, ad esempio nella classica pentola di terracotta, garantiscono buoni risultati. Durante l’ammollo in acqua fredda inoltre il seme si “risveglia” per prepararsi a germogliare, il suo valore nutritivo migliora e diminuisce il contenuto di sostanze antinutritive.
La cottura dei legumi
Evitate di cuocere i legumi in un ambiente acido. La fibra vegetale tende ad ammorbidirsi rapidamente in un ambiente basico, mentre rimane dura in ambiente acido. Ad esempio, se tentassimo di cuocere i legumi direttamente nella salsa di pomodoro, che è acida, rimarrebbero sempre duri, mentre si possono usare ingredienti acidi come yogurt, succo di limone o aceto a fine cottura per non far spappolare i legumi e mantenerli consistenti. Non conviene però aggiungere troppo bicarbonato (che è basico) nell’ammollo o durante la cottura perché altera il sapore e diminuisce il valore vitaminico e proteico; 3 grammi di bicarbonato (una punta di cucchiaino) per ogni chilo di legumi secchi sono sufficienti a correggere l’eventuale acidità dell’acqua di rubinetto e non alterano il valore nutritivo in modo significativo.
In pratica
Per riassumere: tenete i legumi a bagno in acqua fredda per qualche ora o per tutta la notte; scolateli, sciacquateli e metteteli in una pentola di terracotta o con fondo molto spesso insieme all’acqua fredda (l’acqua deve superare il livello dei legumi di 2-3 cm); fate salire lentamente la temperatura e lasciate sobbollire a fuoco lento; aggiungete condimenti acidi solo dopo che i semi saranno sufficientemente cotti. Ultimo consiglio: scegliete sempre legumi secchi che siano stati raccolti da non più di un anno, e scartate i semi raggrinziti o macchiati, oltre a tutti quelli che galleggiano una volta immersi in acqua.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.