La medicina palliativa si prende cura dei pazienti che non possono più guarire. Deve essere rapida, efficace, in grado di migliorare la qualità di vita delle persone. L’Hospice Cascina Brandezzata di Milano la pratica con un approccio integrato tra medicina accademica e complementare.
La cura del mal di gola, un viaggio nella medicina popolare
Gola in fiamme, tosse stizzosa che toglie il sonno, voce gracchiante o del tutto assente, deglutizione difficile:
La gola è uno spazio anatomico preciso che dalle cavità nasali si spinge fino alla trachea e all’esofoago, comprendendo la faringe e la laringe, e coinvolgendo le tonsille, la nostra prima difesa verso l’aggressione dei germi inalati o ingeriti.
Esistono diversi tipi di “mal di gola”
Faringite, laringite, tonsillite sono tutti “mal di gola” che però producono effetti diversi. La faringite di solito è causata da virus o batteri, ma anche da fumo o da alcool, il sintomo classico è la difficoltà a deglutire, il nodo alla gola, l’inappetenza. La laringite invece porta alla classica raucedine per coinvolgimento delle corde vocali, dunque all’abbassamento di voce e alla tosse secca insistente. La tonsillite infine mostra il classico arrossamento con tumefazione delle ghiandole linfatiche del collo, talvolta con placche, ed è un classico dei bambini. La cura del mal di gola è un viaggio nella medicina popolare fra decotti e infusi della nonna, con gargarismi dalle proprietà calmanti e disinfettanti.
Agrimonia e Alchemilla:
prepararne il decotto con 50 g di foglie secche sminuzzate per ognuna delle due piante in 1 litro di acqua, far bollire fino alla riduzione di un terzo, filtrare comprimendo bene la parte solida e aggiungere 50 g di miele rosato. I gargarismi vanno eseguiti almeno 3 volte al giorno e sicuramente prima di dormire. Questo rimedio è un ottimo disinfettante, l’alchemilla in particolare è cicatrizzante e favorisce la regressione delle plache in gola.
Erisimo:
è la famosa erba dei cantanti, da usare anche in emergenza, quando la voce è indispensabile. Si trova in farmacia in semplici tavolette da sciogliere in bocca, spesso asssociata con i propoli o con la mirra. Per la sua capacità di restituire la voce è spesso usata per la laringite e per le infiammazioni delle corde vocali.
Fichi secchi, latte e miele:
la classica bevanda della nonna prima di dormire. I fichi secchi devono essere tagliati a piccoli pezzi e poi fatti bollire nel latte caldo. Il miele deve essere aggiunto spenta la fiamma. Ottimo per chi ha tosse tenace e non riesce a riposare di notte. Si beve caldo e si va a dormire. Un classico evergreen sempre piacevole!
Phytolacca 7 CH, sempre 5 granuli per 3 volte al giorno:
rimedio omeopatico per gola molto secca caratterizzata da color rosso molto scuro. Il dolore è puntorio e la deglutizione molto dolorosa. Il dolore si irradia anche alle orecchie. E’ un ottimo rimedio per la gengivite.
Mercurius Solubilis 30 CH, 5 granuli per 3 volte al giorno:
quando la febbre si unisce a complicare il quadro, con gola molto arrossata, tonsillite acuta e placche. E’ l’ultimo rimedio omeopatico prima dell’antibiotico.
Aconitum Napellus
E’ uno dei maggiori rimedi omeopatici e si prepara partendo da un alcaloide, l’aconitina, utilizzata in dosi millesimali per la nevralgia del trigemino. Questa arma indispensabile nell’omeopatia si utilizza nel raffreddamento, ma anche nell’angina e per l’ansia che genera angoscia. La sua caratteristica principale e’ l’evento improvviso.
Colpo di freddo: aconitum cura tutti i raffreddamenti violenti e improvvisi, ogni patologia causata dal tempo freddo e secco che provochi una cervicale, un mal di gola oppure una cistite o una paralisi facciale da freddo. Ottimo negli attacchi acuti con febbre elevata, con tosse secca e soffocante.
Angor: cardiopalmo, ossia un cuore che batte in modo violento quasi con una sensazione dolorosa irradiata ai muscoli intercostali del torace. Per questo motivo aconitum accompagna spesso le terapie mediche per l’ipertensione arteriosa dove resistono palpitazioni e tachicardia difficili da compensare.
Angoscia: le alte diluizioni di aconitum sono indicate per le persone ipocondriache scosse dall’angoscia della malattia e timorose di morire. E’ davvero miracoloso nell’attesa di un referto o di una risposta medica o di fronte a una diagnosi che deve ancora concludersi. Aconitum trasmette calma e tranquillità nelle situazioni di emergenza.
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