L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
La “Foresta del Grande Orso” canadese
Grazie alle associazioni ambientaliste coinvolte nella campagna contro lo sfruttamento delle foreste pluviali, il governo della Columbia Britannica ha approvato l’accordo per salvaguardare la “Foresta del Grande Orso”.
Sono passati cinque lunghi anni di campagna globale sui mercati
internazionali ma, alla fine, le ragioni degli ambientalisti e il
buon senso del governo della Columbia Britannica, hanno prevalso
sugli interessi delle compagnie del legno.
Determinanti come sempre sono state le azioni dimostrative di
Greenpeace messe in atto in ogni parte del mondo e intensificate
negli ultimi mesi soprattutto per riportare al tavolo delle
trattative compagnie come West Fraser e Interior (International
Forest Product), che avevano infranto la moratoria sul taglio nelle
aree incontaminate.
Sia la Fraser che la Interfor operano nelle antiche foreste boreali
e primarie praticando il “clearcutting”, taglio a raso, un sistema
di abbattimento della quasi totalità della biomassa
forestale, che interrompe completamente ogni processo di crescita
degli alberi favorendo fenomeni di erosione del suolo.
Il piano di protezione della “Foresta del Grande Orso” approvato
dal governo della Columbia Britannica insieme alle organizzazioni
ambientaliste, alle compagnie del legno, le comunità della
costa, i lavoratori e le popolazioni native First Nations, prevede
lo status di protezione ambientale permanente per venti vallate e
la sospensione delle operazioni di taglio in altre 68 valli.
Per il momento la flora e la fauna della più grande foresta
pluviale del pianeta, sono salve. E possono dirsi salve anche
alcune specie minacciate di estinzione come il Grizzly, il
rarissimo orso Kermode (specie particolare di orso nero dal manto
bianco) e l’aquila calva.
Il risultato di questa incredibile campagna ambientalista ha
portato molte multinazionali internazionali del legno e della carta
(fra cui anche la Coop Italia) a rivedere le proprie strategie
commerciali e ad assumere l’impegno a non acquistare prodotti
provenienti da pratiche forestali distruttive.
“I consumatori si fanno sempre più informati e
responsabili”, commenta Jaroslava Colajacomo, di Greenpeace, e
assicura che le associazioni ambientaliste non abbasseranno la
guardia contro i governi e le compagnie che non rispetteranno le
grandi foreste primarie.
Maurizio Torretti
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il nostro pianeta attraversa una crisi profonda, ma due corposi rapporti dell’Ipbes indicano alcune vie di uscita.
Innalzamento del Mediterraneo: quali impatti su acqua e coste? Lo abbiamo chiesto a Grammenos Mastrojeni, tra minacce e soluzioni sostenibili.
FacilitAmbiente mette a disposizione professionisti che riuniscono i soggetti coinvolti da un progetto, raccogliendo e valorizzando i loro contributi.
Climathon 2024 è l’hackaton che ha riunito giovani talenti a Courmayeur per sviluppare idee innovative e sostenibili, affrontando le sfide ambientali della montagna.
Dopo Milano, il progetto PiantiAmo il futuro di Nescafé arriva a Ferrara: piantato presso la Nuova Darsena il primo dei duecento nuovi alberi in città.
Paul Watson è stato rilasciato dalla prigione in Groenlandia dove era detenuto da luglio. Respinta la richiesta di estradizione in Giappone.
Sull’arcipelago di Mayotte, territorio d’oltremare dipendente dal governo francese, per ora si contano 15 morti e centinaia di feriti. I servizi essenziali sono al collasso.
Alla Cop16 si sperava in un protocollo per fronteggiare siccità e desertificazione, ma la decisione è stata rimandata.