L’Antartide sta diventando sempre più accessibile, tanto che il turismo ha subito un incremento del 53 per cento negli ultimi quattro anni. Tra le ragioni che spingono a visitare il continente ci sono anche i cambiamenti climatici.
Minerali e pietre preziose in Italia: in quali montagne trovarli?
Un modo alternativo e divertente per vivere la montagna, passeggiando fra boschi e vette rocciose a caccia di minerali dallo storico fascino
Se intendiamo l’escursione come possibilità ed esperienza di vita, questo senso di caccia assume un’identità naturale ed istintiva, dal momento che vivere significa appunto ricerca personale di un qualcosa. E’ un modo per sentirsi in pista e coinvolti in progetti attivi nei quali credere e mettersi in gioco pure nel tempo libero.
Come cercare minerali e pietre preziose in Italia
Anche per questi motivi ci si ritrova magari nei boschi in cerca di funghi e frutti selvatici, nei prati a raccogliere erbe officinali o sulla riva di un torrente a pescare. Oppure ancora sui ghiaioni e nei canaloni allenando l’occhio a riconoscere cristalli e minerali. Quest’ultima passione ha registrato recentemente un incremento d’interesse; in una prima fase ci si incuriosisce in seguito ai racconti altrui, poi scatta il desiderio di confrontarsi in prima persona con questo tipo di “raccolta” alternativa. Una delle zone più gettonate dagli appassionati di mineralogia fin dalla metà dell’Ottocento, è quella del Monte Rosa e del Cervino. Sono luoghi che esercitano sull’appassionato di montagna un richiamo inossidabile nel tempo.
Quindi la soddisfazione per un’eventuale ricerca di cristalli si abbina ad un impatto turistico di rilievo. Località come Zermatt, Saas Fee, Cervinia, Alagna in Val Sesia, Gressoney Saint Jean e St.Vincent sono infatti molto apprezzate da alpinisti ed escursionisti. Queste zone hanno riscosso interesse anche per la presenza di vere e proprie miniere di rame nei dintorni di Alagna e persino di filoni auriferi in Val d’Ayas nelle vicinanze di Brusson, dai quali provengono i più grandi campioni di oro nativo mai trovati sulle Alpi. Nel 1740 fu scoperto un campione di circa un kg di peso e ancora oggi fra gli sfasciumi di pietre è possibile individuare qualche frammento di roccia aurifera; oppure, mal che vada ci si consola con splendidi quarzi.
Quali minerali si possono trovare nelle montagne italiane?
Quando si va in cerca di minerali e pietre preziose in Italia, generalmente non si seguono itinerari definiti; una volta localizzata l’ area adatta, i sentieri escursionistici possono guidarci in quota, poi però giocherà un ruolo importante l’intuito, una buona vista e soprattutto un fisico allenato a destreggiarsi fra canaloni e terreni accidentati. Gli amatori di mineralogia, nell’ arco delle zone già citate in precedenza, hanno identificato alcune fasce di montagna in cui appunto convergono le loro ricerche. Particolarmente fruttuosi sono gli ammassi di detriti morenici nella zona di Breuil (Valtournenche, Valle d’Aosta) sul versante est del Cervino, sottostanti il quasi scomparso ghiacciaio del Teodulo. In questi ghiaioni si trovano numerosi esemplari di zoisite. Si tratta di un minerale contenente cristalli ben distinti di simmetria rombica e dalla colorazione grigiastra, rosea o verde.
Anche nella vicina zona di Zermatt, in Svizzera, sotto alle pareti nord dello stesso complesso montuoso è facile trovare inclusi nei quarzi esemplari di un bel verde trasparente, che vengono tagliati e utilizzati come pietra dura dagli intagliatori per la riduzione a gemme. Tornando in Valtournenche, si profila sempre nei pressi di Cervinia un’altra notevole tappa per l’amatore minaralogista. Siamo in quota, sotto le propaggini del Cervino, sulle sponde del laghetto alpino Bleu. Camminando con attenzione fra i massi si possono distinguere scaglie e frammenti di roccia contenenti cristalli.
Minerali in montagna, trovarli durante un’escursione
Si tratta di epidoti e clinozoisiti. I primi sono minerali cristallizzati formati dal contatto di calcari e dolomie con rocce eruttive e quindi dalla conseguente reazione chimica tra i materiali costituenti (metamorfismo di contatto). Si presentano in forma rombica con un caratteristico colore verde bottiglia, tendente in alcuni esemplari al giallo. I clinozoisiti sono sempre minerali di contatto, ma hanno assunto una vivace colorazione giallo-chiara oppure rosea intensa.
In Valle d’Aosta è interessante estendere le proprie ricerche anche al Pian di Verra e all’omonimo ghiacciaio, dove è facile imbattersi in esemplari di granato. I cristalli di granato costituiscono molti minerali provenienti dall’Arco Alpino e in alcune zone, oltre a quella in cui ci troviamo, si trovano esemplari suscettibili di taglio in qualità di pietre preziose. I granati alpini si differenziano in 6 specie definite dai metalli presenti nella composizione chimica del minerale e inoltre in numerose varietà contraddistinte da colori diversi caratteristici.
Nell’area del Ghiacciaio di Verra ci sono granati di specie grossularia (contenenti silicati di calcio e alluminio) e varietà hessonite, riconoscibili per il loro bel giallo-ambrato. E’ consigliabile affrontare queste ricerche forniti di un adeguato equipaggiamento escursionistico, senza dimenticare però per l’occasione pazienza e perseveranza, oltrechè gli arnesi da “lavoro”, cuneo, scalpellino e martelletto; infatti possono tornare molto utili per separare frammenti di minerali da rocce e grossi massi.
Yalmar Tuan
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