Come costruire un nuovo multilateralismo climatico? Secondo Mark Watts, alla guida di C40, la risposta è nelle città e nel loro modo di far rete.
La Scialuppa di Salvataggio
A Bonn, davanti la sede dove si riunisce il COP 6 per i negoziati sul clima, ambientalisti e manifestanti hanno portato una grossa scialuppa di legno a simboleggiare il rischio dell’innalzamento dei mari.
La grande scialuppa di salvataggio (30 m x 6 e alta 4m) sarà
costruita con tavole di legno, alcune delle quali portate dai
singoli gruppi partecipanti con un proprio slogan o col proprio
nome. Poi migliaia di militanti, vestiti di azzurro o di blu per
simboleggiare le acque sollevate dal cambiamento climatico, faranno
“navigare” la scialuppa fino al palazzo dove si svolgerà il
Vertice. Per tutta la durata dell’incontro internazionale essa
rimarrà lì, a simboleggiare il rischio che la Terra
sta correndo e le richieste dei cittadini perché si sblocchi
il negoziato e si prendano urgenti e positive decisioni per salvare
il clima.
Gli Amici della Terra non sono nuovi a queste forme di
mobilitazione. Lo scorso dicembre all’Aia migliaia di militanti
costruirono un’enorme diga di fronte al palazzo dove si svolgeva la
COP 6 (si vedano le foto su
“www.foeeurope.org/lifeboat/dike.htm”)
Anche dopo l’interruzione del negoziato e il rinvio a Bonn, la
mobilitazione è continuata. Dopo l’annuncio di Bush di voler
recedere dal Protocollo di Kyoto, oltre 100 mila messaggi di
protesta sono stati inviati alla casa Bianca passando per il sito
degli Amici della Terra Europei, tanto che il server della
residenza del Presidente USA è collassato più
volte.
Ora una grande macchina organizzativa, coordinata dagli Amici della
Terra tedeschi (BUND) si è messa in moto. Nei prossimi
giorni saranno fornite informazioni pratiche sul come partecipare
all’iniziativa, sia recandosi a Bonn sia contribuendo, anche
economicamente, alla sua riuscita.
Tullia Censon
Ufficio Stampa
Amici della Terra
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Pubblicate nella notte le nuove bozze di lavoro alla Cop29 di Baku, compresa quella sulla finanza climatica. Strada ancora in salita.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
La nuova edizione del Climate change performance index constata pochi passi avanti, da troppi paesi, per abbandonare le fossili. Italia 43esima.
Uno studio della rete di esperti MedECC e dell’Unione per il Mediterraneo mostra quanto il bacino sia vulnerabile di fronte al riscaldamento globale.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.
Per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai loro impatti servono fondi. Alla Cop29 i Paesi sono molto distanti su quanto e chi debba pagare.
Il governo del Regno Unito ha scelto la Cop29 di Baku per annunciare il suo prossimo piano di riduzione delle emissioni di gas serra.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop29 a Baku, ha ribadito il proprio approccio in materia di lotta ai cambiamenti climatici.