Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Abbronzatura e cibo, come stimolare la melanina a tavola per una tintarella perfetta
In vista delle vacanze estive, ecco alcuni consigli pratici per conoscere e scegliere al meglio i cibi amici dell’abbronzatura.
Quando ci si espone lungamente al sole durante l’estate, la pelle può danneggiarsi. Soprattutto nelle ore più calde le radiazioni solari possono accelerare i processi di invecchiamento della pelle, perché provocano la formazione dei temuti radicali liberi.
Anche il caldo e l’afa non aiutano: la pelle perde liquidi troppo rapidamente con la sudorazione e senza un’adeguata idratazione perde turgore e appare ruvida e secca. In parole povere, troppo sole fa venire le rughe, come testimoniano i visi un po’ “incartapecoriti” dei fanatici dell’abbronzatura.
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Molti alimenti però aiutano la pelle a prepararsi all’esposizione al sole, favorendo la sintesi di melanina, il pigmento scuro che dona l’abbronzatura e che in effetti protegge la pelle dall’eccesso di radiazioni. È il caso ad esempio dei cibi di colore arancione (tipo la zucca), ricchi di betacarotene, che abbonda particolarmente nelle carote, ma non viene adeguatamente assimilato dal nostro organismo, se non consumiamo contemporaneamente anche qualcosa di grasso. Ecco perché è buona norma condire l’insalata di carote con olio di oliva, oppure aggiungere delle noci o altri semi oleosi.
Per fare una “cura di carote”, un sistema facile e privo di rischi è quello di bere tutti i giorni mezzo bicchiere di centrifugato fresco condito con un cucchiaino di olio extravergine di oliva, cominciando almeno un mese prima di partire per le vacanze.
Altri cibi possono invece prevenire l’invecchiamento cutaneo
Si tratta di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti, come la vitamina C, la vitamina E e i flavonoidi. Per quanto riguarda la vitamina C, le fonti migliori sono la frutta e la verdura, che vanno consumate fresche e crude: questa vitamina è molto sensibile al tempo e al calore.
Per scegliere i vegetali più ricchi di principi attivi puntate su quelli molto colorati: arancione, giallo, rosso, viola, verde intenso indicano generalmente una presenza di antiossidanti naturali.
Come buone fonti di vitamina E vi consigliamo gli oli vegetali spremuti a freddo, usati esclusivamente a crudo, e l’avocado, vera “miniera” di grassi antiossidanti e cardioprotettivi.
L’avocado è una vera miniera di grassi antiossidanti e cardioprotettiviIl toccasana? Una coloratissima insalatona di verdure (pomodori, peperoni rossi, broccoletti, carote, cavolo cappuccio rosso) guarnita con fettine di avocado e condita con una salsa a base di limone, olio extravergine di oliva, sale marino integrale e pepe verde (ricco di flavonoidi).
Per ristabilire l’equilibrio idro-salino è necessario fornire all’organismo acqua e sali minerali: perfetti i centrifugati e gli estratti di verdura e di frutta, i frullati, ma anche i più gustosi sorbetti, magari preparati usando miele o zucchero integrale (ricchi di sali e oligoelementi) al posto di quello bianco.
Ma va altrettanto bene il tè verde freddo. Con la sua preziosa concentrazione di minerali e di catechine antiossidanti, è la bevanda perfetta per l’estate. Vi consigliamo di prepararlo in casa, aromatizzandolo con pesche gialle affettate o con foglie di menta fresca, e dolcificando a piacere con miele vergine di acacia. Si conserva due o tre giorni in frigorifero.
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