Forte di due certificazioni sulla gestione ambientale dell’evento e con il 67% di raccolta differenziata in media (e l’intero ultimo trimestre al 70%), siamo in testa alla classifica dei grandi eventi più attenti all’ambiente. L’esposizione universale di Milano ha fatto meglio dei Giochi Olimpici di Londra 2012, che hanno registrato il 62% di differenziata e una
Al centro c’è l’albero
L’albero come metafora della vita. La sostenibilità vista come una grande pianta con le radici nei valori.
La Terra ci regala straordinaria bellezza. Ogni luogo è diverso, particolare, incredibile. Colori, sapori, profumi, suoni. La Natura è perfetta. Sempre. Ci nutre, ci scalda, ci disseta. L’uomo, negli ultimi 50 anni, la sta impoverendo in maniera sconsiderata senza capire che fa danni soprattutto a se stesso. Le foreste sono il polmone verde del pianeta, indispensabile per assorbire la CO2 emessa dalle attività umane sempre più intense. Ma proprio a causa della deforestazione nel decennio dal 1990 al 2000 si sono persi circa 8.3 milioni di ettari di foreste all’anno. Un danno gravissimo per il futuro del pianeta.
La storia dell’uomo è segnata dagli alberi, venerati dagli antichi per la loro presenza, ritenuta magica, tra la terra e il cielo. Le radici dell’albero prendono il nutrimento dalla terra e lo sostengono. Anche l’uomo si nutre e pone le radici nei pensieri, nei sentimenti, nelle emozioni.
Ho sempre amato l’albero, è la metafora della vita che racchiude un pensiero olistico dove l’uomo e l’ambiente sono anelli di una catena che non si può spezzare. La sua figura, una creatura misteriosa con la brezza tra le fronde, mi ha sempre accompagnato ed è stato naturale nel 1986 immaginare proprio un albero come logo di Fattoria Scaldasole.
Gli alberi sono diversi l’uno dall’altro ma sanno convivere in pace e in armonia. Il loro esempio ci invita all’unione dei popoli, ad apprezzare le diverse bellezze delle culture. Ci porta a riflettere sui valori spirituali, alla consapevolezza che siamo sulla Terra per creare e non per distruggere.
L’albero va piantato nel posto giusto e curato con dedizione. Piantare semi di azioni giuste è il modo per far emergere il meglio di ogni cosa. Mi piace immaginare la sostenibilità come un grande albero che ha le radici in un’area di valori e progressivamente continua a crescere. È un processo, una strategia che darà foglie, fiori e frutti.
E la pianta farà altri semi da cui nasceranno nuove piantine.
Ed ecco il cambiamento in atto e il senso di un mondo migliore. Di un futuro sostenibile.
Articolo pubblicato su La Provincia in data 6 maggio 2015
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