Una proposta di direttiva europea spaventa l’Italia perché costringerebbe a riqualificare il 60 per cento degli edifici: ma sono preoccupazioni fondate?
Lampade alogene, vietate dal primo settembre. Quali sono le alternative ecologiche
Con il regolamento Ue 244/2009 la Commissione europea ha deciso la fine della commercializzazione delle energivore lampade alogene. Una scelta dettata dalla necessità di ridurre i consumi energetici, anche nel settore dell’illuminazione. Era già accaduto con le vecchie lampade a filamento, sostituite con quelle a risparmio energetico. Dal primo settembre invece accadrà ad alcune tipologie
Con il regolamento Ue 244/2009 la Commissione europea ha deciso la fine della commercializzazione delle energivore lampade alogene. Una scelta dettata dalla necessità di ridurre i consumi energetici, anche nel settore dell’illuminazione. Era già accaduto con le vecchie lampade a filamento, sostituite con quelle a risparmio energetico. Dal primo settembre invece accadrà ad alcune tipologie di lampade alogene.
Quali sono le lampade alogene non più in commercio
Da settembre dunque non saranno più messe in vendita alcune lampade alogene, in particolare quelle con la classica forma a pera, a goccia o più sferiche. Anche quelle dimmerabili. Ovviamente le si potranno trovare ancora negli scaffali per qualche tempo, fino ad esaurimento delle scorte. Resteranno in commercio i faretti a 12 V con attacco Gu5.3 e quelli con attacco Gu10 e le più piccole con attacco G9 e R7s.
Perché sono state vietate le lampade alogene
Si tratta di una decisione presa dalla Commissione europea per ridurre i consumi energetici e per spingere il commercio dei Led, cinque volte meno energivori delle vecchie lampadine alogene. L’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha stimato il passaggio a lampadine a basso consumo energetico porterà un risparmio energetico annuale pari al consumo annuo di elettricità del Portogallo e consentirà di risparmiare circa 15,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 entro il 2025, pari alle emissioni generate da circa due milioni di persone all’anno. C’è anche il fattore salute: alcune lampade alogene emettono raggi ultravioletti, dannosi per la pelle e per gli occhi.
Quali sono le alternative alle lampade alogene
Già da qualche anno ormai sono in commercio le alternative a Led, sigla che sta per “Light emitting diode’, sia per l’illuminazione domestica che pubblica. Il grande vantaggio dei Led è il loro bassissimo consumo energetico. Inoltre emettono il 90 per cento in più di luce di una lampadina alogena e sviluppano solo il 10 per cento di calore, contro il 95 per cento delle vecchie lampade. I Led infine hanno una durata superiore e consumi ridotti dell’80 per cento rispetto alle sorgenti tradizionali, fattore che va ad influire sui costi più alti di acquisto. Sempre l’Enea ha calcolato che una lampada a Led permette di risparmiare circa 115 euro, considerando l’intero ciclo di vita di circa 20 anni, e di recuperarne il costo entro un anno.
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