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Laudato Si’ Challenge, la gara tra startup nel nome di Papa Francesco
Il Vaticano come la Silicon Valley? Accade con la Laudato Si’ Challenge, una gara tra startup che vogliono lavorare nel sociale e fare profitti.
Quando si pensa al mondo delle startup, probabilmente le prime cose che vengono in mente sono gli spazi di coworking, le riunioni con aziende e finanziatori, i viaggi in giro per il mondo a cercare idee e partnership. Un immaginario molto diverso rispetto a quello legato al Vaticano. Eppure, proprio in questi giorni sta entrando nel vivo una vera e propria gara tra startup che si ispira alle parole di Papa Francesco, fin dal nome: Laudato Si’ Challenge.
Cos’è la Laudato Si’ Challenge
La Laudato Si’ Challenge è un’idea di Stephen Forte, socio dirigente del fondo di venture capital Fresco Capital. L’annuncio ufficiale è arrivato a maggio, tramite un post su Medium: lanciare un acceleratore di startup basato a Roma, ispirato all’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Potranno partecipare infatti le startup che lavorano per un chiaro scopo sociale e ambientale e al tempo stesso vogliono fare profitti.
Le candidature sono state raccolte fino al 5 giugno. Cinquanta startup hanno poi iniziato i colloqui con il proprio mentor, fino alla scelta delle 12 che sono volate a Roma per il programma di accelerazione, dal 13 luglio al 9 settembre, ricevendo 100mila dollari in cambio di investimenti dal 6 all’8 per cento nel progetto. A fine anno i progetti verranno presentati a un Demo Day in Vaticano. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito ufficiale.
Le aree di intervento
Le startup che partecipano alla Laudato Si’ Challenge devono proporre idee e soluzioni innovative su sette tematiche, le stesse su cui si focalizzano gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Sdgs):
- Energia: trasformare i nostri sistemi energetici per porre un freno alle conseguenze dei cambiamenti climatici.
- Cibo: reinventare il nostro sistema alimentare per ridurre le emissioni e garantire cibo a sufficienza per tutti.
- Acqua: incrementare la quantità e la qualità dell’acqua potabile, per salvaguardare vite umane.
- Città: costruire comunità urbane a zero emissioni, resilienti di fronte ai cambiamenti climatici.
- Potenziale umano: ridurre al minimo le sofferenze dovute alle migrazioni forzate.
- Conservazione: mantenere vivi e in salute gli ecosistemi del Pianeta, tutelando in particolar modo quelli più fragili.
- Finanza: rinnovare radicalmente il nostro sistema economico e finanziario e i nostri modelli di business, per mobilitare, entro il 2030, 10mila miliardi di dollari di investimenti per un’economia a impatto zero.
Laudato Si’, l’enciclica sull’ambiente di Papa Francesco
La Laudato Si’ Challenge prende il nome dall’enciclica pubblicata a giugno del 2015 da Papa Francesco, una delle più attese della storia recente. Nel testo, il Papa fa un appello per “proteggere la casa comune”, lavorando per contrastare i cambiamenti climatici, che sono “un problema globale con gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche, e costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità. Gli impatti più pesanti probabilmente ricadranno nei prossimi decenni sui Paesi in via di sviluppo”. L’enciclica promuove anche la necessità di un nuovo modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, in cui si “rallenta il passo” per puntare a uno stile di vita in armonia con l’ambiente e la vita di tutti i popoli.
Foto in apertura © Franco Origlia/Getty Images
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