La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
L’auto ibrida per la famiglia, pratica e con molta attenzione al comfort
Torna rivista e corretta la C5 Aircross, spaziosa, pratica ma soprattutto ibrida plug-in, una delle ultime novità Citroën.
Premessa: lo abbiamo ricordato spesso anche di recente, in un mercato dell’auto che continua ad avere il segno meno davanti, a riscuotere i maggiori consensi sono sempre di più i Suv, meglio gli ex-Suv, ossia quelle auto che con un aspetto da “tempo libero”, un buono spazio a bordo e sempre più spesso ibride o elettriche, piacciono per la praticità e la flessibilità di carico. Insomma, sono le ex station wagon e monovolume, poi evolute nelle attuali “crossover”.
Ne è una riprova la recente Citroën C5 Aircross che, lanciata nel 2018 ma fresca di un approfondito aggiornamento che ne ha reso estetica e interni più attuali, già nel 2021 ha visto la versione ibrida preferita dal 45 per cento dei clienti a livello globale. Prima però di entrare nel merito della nuova C5, diamo uno sguardo al mercato.
Il 72 per cento degli italiani non rinuncia all’auto
I dati emersi dalla seconda edizione dell’Osservatorio sugli stili di mobilità degli italiani, promosso da Legambiente in collaborazione con Ipsos, restituiscono l’immagine di un’Italia ancora lontana dal dire addio alle auto, anzi, il 72 per cento ha dichiarato di non essere disposto in alcun modo a rinunciare all’auto di proprietà o in uso esclusivo.
E se il 64 per cento degli intervistati ha messo in cima alle preferenze un’auto ibrida, il 59 ha indicato un’ibrida plug-in, ossia ricaricabile (anche) “alla spina”, con una vera autonomia elettrica (circa 50 chilometri) ma senza la dipendenza dall’infrastruttura di ricarica e senza limiti di autonomia, come possibile acquisto nei prossimi due anni. Questo il quadro emerso recentemente dall’Osservatorio sugli stili di mobilità degli italiani, scaricabile qui.
C5 Aircross, cosa è cambiato
Torniamo alla C5 Aircross, un’auto che offre soluzioni che puntano dritte alla praticità, come i sedili posteriori divisi, di pari grandezza e capaci di scorrere o reclinarsi, persino di scomparire una volta ripiegati nel bagagliaio. Ecco, chi ha famiglia, ma anche chi ama gli sport e trasporta spesso attrezzature, apprezzerà particolarmente; come spesso accade a causa delle batterie e delle componenti del sistema ibrido, anche sulla C5 il bagagliaio della versione ibrida è più piccolo di quella nelle versioni termiche.
Altro aspetto che rassicura sono gli Adas, ossia una ventina di tecnologie di assistenza alla guida che aiutano chi è al volante ad aumentare i livelli di sicurezza: regolatori attivi di velocità, sistemi anticollisione, di mantenimento della carreggiata, di monitoraggio della stanchezza. Insomma, sistemi che riducono le possibilità di errore umano e, quindi, di fare un incidente.
Più efficiente fuori, più pratica dentro
Lo stile di C5 Aircross rimane fondamentalmente invariato, pratico con le barre sul tetto, rivisto soprattutto nella parte frontale e in numerosi dettagli estetici che non mutano l’aspetto generale, ma che migliorano sensibilmente l’efficienza e l’aerodinamica. Immutate anche le dimensioni esterne, ragionevoli con 4,5 metri di lunghezza. Cambiano colori, materiali interni, quelli sì più accurati. Rimane, invece, la luminosità degli interni grazie alle ampie superfici vetrate che, sommata alla maggiore altezza della posizione di guida, regala un senso di padronanza della strada a chi guida.
Migliora anche l’interazione uomo-macchina, grazie al nuovo schermo touch da 10 pollici; più grande, permette di regolare molte funzioni dell’auto in modo più intuitivo, mentre per chi guida si conferma un quadro strumenti digitale che, personalizzabile nelle funzioni, può mostrare sia la navigazione, sia il funzionamento del sistema ibrido, utile per intervenire sul proprio stile di guida, per esempio rigenerando corrente ogni volta che si solleva il piede dall’acceleratore.
La serenità di guida fra i punti di attenzione della C5
Del comfort delle sospensioni abbiamo già detto. Adesso sulla C5 Aircross si aggiungono sedili realizzati con una schiuma ad alta densità e più spessa che, insieme alla possibilità di riscaldare i sedili anteriori (volendo dotati anche della funzione “massaggio”), rende il viaggio più confortevole. Per gli interni, piacevoli i numerosi tessuti (specie quelli che imitano la pelle) e la morbida Alcantara. Comodi gli ampi vani portaoggetti, le due prese Usb e la ricarica wireless a induzione per lo smartphone.
Cosa offre e come va il sistema ibrido plug-in
Non cambiano invece le caratteristiche dell’unica motorizzazione ibrida plug-in disponibile sulla C5 Aircross: al motore a benzina da 180 cavalli si somma un motore elettrico da 81,2 kW, per una potenza combinata di 225 cavalli; chi guida può scegliere fra tre modalità di guida: elettrico, ibrido o sport. Si conferma così un’autonomia elettrica massima di circa 50 chilometri in elettrico, sfruttabile fino a velocità attorno ai 135 km/h, oltre questa velocità interviene sempre il motore a benzina, con un sensibile peggioramento di rumore e vibrazioni.
Utile la possibilità di programmare la ricarica dal touchpad o dall’app dedicata, in modo da approfittare delle tariffe negli orari non di punta (i cavi di ricarica sono riposti sotto il pavimento del bagagliaio). Quanto ai tempi di ricarica, anche nel caso della C5 Aircross plug-in, varia molto in funzione delle varie opzioni possibili: si va dalle 7 ore da una presa standard, alle 2 ore circa se si dispone di una wall box da 32 A (e del caricatore opzionale da 7,4 kW), fino all’ora e 45 minuti delle colonnine pubbliche fino a 22 kW. Infine il prezzo: la C5 Aircross in versione ibrida plug-in parte da 43.350 euro.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Arriva dai concessionari in questi giorni e promette emissioni ridotte e 55 chilometri con un litro di verde. Confortevole, con un motore 1.6 benzina e uno elettrico, C5 Aircross è la prima ibrida plug-in Citroën. L’abbiamo guidata.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Stellantis sull’auto elettrica si allea con la cinese Leapmotor e annuncia in tre anni un nuovo veicolo ogni anno, si parte con la T03, una urban car sotto i 18mila euro.
Col debutto del brand Dfsk cresce la disponibilità di auto cinesi low cost e di buona qualità, una possibile risposta all’urgenza (e al costo) della transizione ecologica dell’auto.