Il 10 dicembre è la Giornata internazionale dei diritti per gli animali. Animal Equality scende in piazza a Milano per dare voce a chi non ce l’ha, per fermare la sofferenza degli animali.
Lavorare nella natura per imparare a convivere con gli animali
Fare un lavoro a stretto contatto con la natura è un sogno di tanti giovani che credono nella sostenibilità e amano gli animali. Queste le opportunità più interessanti.
- Esistono una serie di opportunità lavorative per chi ama la natura e gli animali.
- Corsi e programmi di studio dedicati ai giovani che vogliono imparare i mestieri legati alla biodiversità.
- Un modo per conoscere meglio quello che ci circonda e per riprendere in mano il filo di una tradizione agricola e pastorale che sembra ormai dimenticata.
Per molti è un sogno, per altri una realtà. Fare un lavoro che permetta di conoscere meglio gli animali e i loro habitat sta diventando sempre più indispensabile per chi desidera una professione a contatto la natura e le sue meraviglie. Vi proponiamo una rapida sintesi dei corsi e degli stage più interessanti dedicati ai giovani che vogliono lavorare per un ecosistema più giusto e più vicino alle esigenze ambientali.
Progetto Pasturs
Volete provare la vita di montagna? Siete affascinati da un lavoro che possa mettervi in contatto con l’ambiente e con la natura? Per chi crede nella convivenza tra allevatori e grandi carnivori, lupi in testa, nasce il Progetto Pasturs della cooperativa Eliante. Pasturs prevede la formazione di giovani volontari che vivranno in alpeggio per una o più settimane in compagnia di greggi ovine e mandrie di bovini. I partecipanti dovranno aiutare gli allevatori nella vita lavorativa d’alta montagna e prendere parte a tutte le piccole e grandi attività di lavoro. Il progetto sostiene il dialogo costruttivo fra uomini e ambiente e promuove l’utilizzo di misure di prevenzione che difendono il bestiame da potenziali incursioni di lupi e orsi nel sostanziale rispetto della biodiversità alpina e delle tecniche di allevamento tradizionali. Quest’anno sarà possibile vivere quest’esperienza in Valle d’Aosta nella spettacolare cornice del Parco Naturale Mont Avic.
Per maggiori informazioni: Progetto Pasturs
Scuola nazionale di pastorizia
In molte realtà italiane, soprattutto nelle aree interne, montane e insulari, la pastorizia è un lavoro che svolge un ruolo di vero e proprio presidio territoriale, contrastando con la sua presenza radicata e diffusa, i crescenti fenomeni di abbandono del territorio. Si tratta di un’attività che associa tradizionalmente forme di produzione di qualità con servizi socio-ambientali, come il mantenimento della biodiversità, del paesaggio e il minor impatto dei rischi idrogeologici. Purtroppo, però, in questi ultimi tempi le tradizioni e i lavori legati alla pastorizia sono andati diminuendo e soffrono ancora del mancato ricambio generazionale.
Per poter dare la possibilità a chi vuole lavorare in quest’ambito di costruire la propria professionalità attraverso percorsi formativi specifici che rispondano alle esigenze della società contemporanea è stata fondata la Scuola nazionale di pastorizia. La scuola viene proposta come supporto prioritario attraverso il quale favorire la diffusione e lo sviluppo dell’allevamento estensivo degli animali nella produzione zootecnica, all’interno di una logica di multifunzionalità. La valorizzazione delle risorse umane nel settore agro-pastorale e la riqualificazione di quelle esistenti attraverso adeguati strumenti formativi è l’obiettivo principale del programma di studi. La scuola è incaricata anche di diffondere nella società la cultura legata alla pastorizia, salvaguardandone l’identità ed evidenziandone la modalità di gestione rispettosa dell’ambiente e degli equilibri ecologici.
A guidare il progetto è un network che riunisce alcuni dei soggetti più importanti su scala nazionale, non solo in ambito zootecnico, ma anche per quel che riguarda lo sviluppo sostenibile del territorio in generale. I partecipanti sono Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), Università degli Studi di di Torino, Eurac Research, Rete Appia, Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) Agenform (Agenzia dei servizi formativi della provincia di Cuneo), Associazione riabitare l’Italia e Nemo (Nuova economia in montagna)- si propongono di fornire una scuola che possa rispondere alle esigenze di un settore molto importante per l’economia nazionale. Si tratta, infatti, di un comparto economico che va dalla cura e gestione del gregge alla conduzione di un’impresa agricola, dalla previsione dei rischi ambientali fino all’integrazione della pastorizia e del turismo. Importantissimo, inoltre, l’aspetto che affronta il sistema di relazioni del pastore, e gli insegnamenti di base che prevedono la formazione di giovani generazioni lavorative che vogliano essere partecipi della funzionalità dell’ecosistema con un approccio innovativo alle sue problematiche.
Per maggiori informazioni: [email protected]
Shepherd School
Nasce nella magica atmosfera delle foreste casentinesi la Shepherd School per dare un’opportunità professionale in un settore basilare come la zootecnia di montagna. Si tratta di un programma di studi per pastori e allevatori che sorge presso il centro di formazione Officine Capodarno, realizzato nell’ambito del progetto Life (lo strumento di finanziamento dell’Unione europea per l’ambiente e l’azione per il clima) denominato ShepForBio. E proprio quest’ultima iniziativa si pone come obiettivo la conservazione di alcuni habitat di prateria, cioè ambienti specifici caratterizzati da una ricca biodiversità, attraverso la promozione e la valorizzazione delle professioni funzionali a questo scopo.
La creazione di una scuola di formazione di questo tipo ha l’obiettivo di contribuire a contrastare lo scarso ricambio generazionale che affligge questo settore, in particolare nelle zone montane. Shepherd School, sul modello delle esperienze europee, prevede un percorso di formazione in grado di fornire ai partecipanti strumenti teorici e pratici di base, utili all’avvio di una nuova attività. Si tiene particolarmente conto dei temi attuali che gli ambienti montani si trovano a contrastare: gestione del conflitto con i predatori, mitigazione degli impatti climatici e valorizzazione dei servizi sull’ecosistema legati alla tutela della biodiversità e delle risorse. Il programma della scuola si basa sulla realizzazione di quattro cicli di formazione che arriveranno fino al 2027.
Shepherd School è organizzata in modo da garantire una duplice offerta formativa: una parte teorica – con lezioni in classe svolte da personale tecnico qualificato – e una proposta specifica per ciascuno dei diversi moduli, accompagnati da visite presso aziende del settore. C’è poi una seconda programmazione di trenta giorni durante i quali i partecipanti affiancheranno professionisti delle realtà produttive nel territorio del Parco nazionale. I corsi saranno tenuti da docenti, ricercatori ed esperti che lavorano con i vari partners del progetto: Dagri, Università di Firenze, Parco nazionale Foreste casentinesi e Regione Toscana oltre che nelle associazioni Difesattiva, Rete Appia e Slow Food.
Per maggiori informazioni: lifeshepforbio.eu/SheperdSchool
Il facilitatore sistemico per gli animali
Sono diverse le figure professionali che si occupano di cani e di altri animali domestici. E ogni lavoro di questo tipo è nato in un periodo diverso in base alle necessità del suo tempo. Per questa ragione, in un momento storico denso di incertezze e in rapida trasformazione, per chi si trova ad affrontare difficoltà con i propri compagni a quattro zampe, nasce l’esigenza di trovare persone che siano in grado di intervenire non solo dal punto di vista etologico, ma anche in ciò che si occupa del legame profondo che connette uomo e animale. Ecco, quindi, nascere la figura del facilitatore sistemico, un esperto che riesce a unire i due aspetti e ne fonde le prospettive.
Il facilitatore non si occupa di insegnare comportamenti stereotipati dell’amico a quattro zampe, quelli che spesso vengono chiamati “comandi”, ma si interessa del mondo emozionale per comprendere il significato di un suo specifico atteggiamento. E questo perché ogni comportamento del nostro cane ha un significato diverso in base alle dinamiche interne della famiglia in cui è manifestato. Non solo. La nuova figura professionale è di aiuto anche a chi vive con un gatto. Tematiche frequenti, infatti, come le marcature con urina o feci fuori dalla cassettina per le deiezioni, l’aggressività verso gli altri animali di casa o le persone, le fughe da casa per diversi giorni e la gestione della convivenza con altri animali vengono seguite e approcciate in modo diverso, ma complementare, per raggiungere l’armonia necessaria al corretto proseguimento del rapporto.
Per maggiori informazioni: www.nagualeanimali.com, www.valentinarmani.com
Fondazione Cave Canem
Il settore dell’educazione cinofila richiede, sempre di più, professionisti competenti e preparati per fronteggiare le esigenze dei canili, dei rifugi e delle persone che hanno accolto compagni a quattro zampe particolarmente problematici nella loro vita. Il corso dell’Accademia Cave Canem forma, con questo obiettivo, educatori cinofili in grado di fronteggiare richieste sempre più complesse e diversificate grazie a un training intensivo da svolgere sul campo con quattrozampe che presentano un comportamento specifico soggetto ad alterazioni comportamentali su base aggressiva.
I corsi prevedono l’affiancamento di insegnanti esperti che forniranno ai partecipanti strumenti funzionali per lavorare come educatori cinofili presso canili rifugio. I programmi di studio si propongono, inoltre, di offrire la possibilità di intraprendere l’attività di consulenti tecnici nelle forze di polizia o nelle istituzioni. Il prossimo corso di specializzazione in recupero comportamentale organizzato da Accademia Cave Canem è in programma tra il 27 maggio e il 1 ottobre 2023.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://fondazionecavecanem.org/prodotto/corso-di-specializzazione-in-recupero-comportamentale/ – [email protected]
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