Nel primo, secondo molti decisivo, dibattito in vista delle presidenziali, Kamala Harris ha convinto. Secondo la testata americana Cnn il 63 per cento degli spettatori ha preferito la candidata democratica.
Siria, ore di angoscia per centinaia di lavoratori sequestrati dall’Isis a Damasco
Notizie frammentate, seguite da conferme poi smentite. È ancora incerta la sorte di 175 operai di una fabbrica di cemento rapiti dal sedicente Stato Islamico durante un’offensiva a nord-est di Damasco. Nella giornata di venerdì 8 aprile fa l’agenzia di stampa Reuters, citando fonti militari siriane, aveva scritto che i lavoratori erano stati uccisi. Ma la notizia
Notizie frammentate, seguite da conferme poi smentite. È ancora incerta la sorte di 175 operai di una fabbrica di cemento rapiti dal sedicente Stato Islamico durante un’offensiva a nord-est di Damasco. Nella giornata di venerdì 8 aprile fa l’agenzia di stampa Reuters, citando fonti militari siriane, aveva scritto che i lavoratori erano stati uccisi. Ma la notizia è stata successivamente smentita dai vertici dell’esercito stavolta dall’agenzia governativa Sana.
#Syria: ISIS militants abducted around 300 cement factory workers in Damascus on Thursday https://t.co/K08x2ZzCpj pic.twitter.com/5ZRyeGDCMN
— HRF (@HRF) 8 aprile 2016
C’è confusione anche sul numero dei rapiti. Ieri fonti governative parlavano di 300 persone ma secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) 140 persone sarebbero riuscite a fuggire, mentre altre 170 sarebbero nelle mani del Califfato. Secondo le ricostruzioni fornite dalla stampa locale, i lavoratori sarebbero stati sequestrati dai jihadisti durante la notte, mentre si trovavano nei dormitori collegati alla fabbrica di cemento di Al Badiyah, alle porte di Dumeir, 25 chilometri a nord-est della capitale. Poche e frammentate anche le informazioni relative agli autori dell’operazione: fonti locali parlano di un gruppo chiamato Jaysh Tahrir al-Sham, ma su cui al momento non ci sono conferme.“Abbiamo provato a metterci in contatto con loro, ma nessuno risponde” hanno raccontato all’agenzia Sana alcuni residenti.
UPDATE: Reuters has retracted a report on ISIS killing 175 cement factory workers near Damascus #Syria.https://t.co/84yWqIuLcT
— Conflict News (@Conflicts) 8 aprile 2016
Il sequestro avviene ad una settimana di distanza dalla riconquista del sito Unesco di Palmira e sembra far parte di una massiccia controffensiva lanciata dallo Stato Islamico. Oltre a Dumeir, sede di una base militare, i combattenti sotto i vessilli neri hanno attaccato la diga e la centrale elettrica di Tishreen, una dozzina di chilometri da Damasco.
L’escalation di violenze delle ultime ore getta ombre minacciose sulla tregua armata in atto, seppure tra reciproche accuse di violazioni, da circa un mese. Un segnale chiaro che per i negoziati tra le parti – la cui ripresa è prevista a Ginevra nei prossimi giorni – la strada è ancora tutta in salita.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In Germania, in particolare, si guarda con grande preoccupazione alle elezioni legislative in Francia. Il rischio è di far crollare l’asse Parigi-Berlino.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.
Era scontato, ora è anche ufficiale. La corsa alla Casa Bianca sarà un remake del 2020. Biden contro Trump è una storia che si rinnova e continua a spaccare l’elettorato, nonostante i dubbi sull’età dei leader.
I naufraghi erano bloccati sulla piattaforma tunisina per l’estrazione di gas Miskar, che ha permesso alla nave di Emergency avvicinarsi salvo poi negarle il permesso di compiere i soccorsi.
Dopo il risultato schiacciante delle primarie in Iowa Trump è ufficilmente il favorito per la nomination repubblicana alla Casa Bianca.
Oltre il 90 per cento dei venezuelani ha votato “sì” ad uno storico referendum per annettere il territorio dell’Esequibo, da oltre un secolo oggetto di contesa con la vicina Guyana.
Con la morte di Henry Kissinger, scomparso ieri all’età di 100 anni se ne va una delle più influenti figure politiche del Novecento.
Le donne dell’America Latina sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo delle comunità indigene. Progetti come Tuq’tuquilal, in Guatemala, sono un esempio naturale di ambientalismo intersezionale.