Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Le 10 specie più minacciate (e meno conosciute) dell’Asia secondo il Wwf
L’organizzazione ambientalista ha evidenziato i rischi per la biodiversità in occasione del simposio “Verso il bracconaggio zero in Asia”.
Non solo tigri, elefanti e rinoceronti sono in pericolo a causa del bracconaggio. Queste tre specie appartengono senza dubbio alla schiera degli “animali carismatici”, ovvero più conosciuti e che occupano un posto particolare nell’immaginario comune.
Eppure in Asia ci sono numerose altre specie animali e vegetali, non meno affascinanti o meritevoli di essere protette, che vengono decimate per soddisfare la crescente domanda di prodotti illegali ricavati da parti di animali.
In occasione del simposio “Verso il bracconaggio zero in Asia” Wwf ha indicato le dieci specie meno conosciute a rischio dell’Asia.
Cervo muschiato siberiano (Moschus moschiferus)
Questo bizzarro ed elusivo ungulato, caratterizzato dai lunghi canini sporgenti, è il cervo più piccolo della Russia ed è cacciato per via della sua folta pelliccia e per la ghiandola posta nella zona genitale dei maschi che secerne il preziosissimo “muschio”, ingrediente base per l’industria profumiera e per numerosi rimedi usati nella medicina tradizionale. La specie è in forte pericolo di estinzione e ne è vietato il commercio dalla Cites.
Orso del sole (Helarctos malayanus)
Gli orsi del sole, una delle cinque specie di orso asiatiche, sono gli orsi più piccoli del mondo e sono diffusi in tutto il Sud-est asiatico. La specie è in declino e si è estinta a Singapore, e probabilmente in Bangladesh e Cina, a causa del bracconaggio. La cistifellea dell’animale viene utilizzata nella medicina tradizionale cinese e questi orsi vengono “munti” come gli orsi della luna nelle raccapriccianti fattorie della bile. Inoltre la carne dell’orso è considerata una prelibatezza culinaria. Uccidere gli orsi è illegale e sono banditi dal commercio internazionale.
Pangolino (Manis javanica)
I pangolini sono i mammiferi più comuni nel commercio internazionale. Ogni anno oltre 10mila esemplari vengono introdotti illegalmente in Cina dal Sud-est asiatico. I pangolini sono in pericolo di estinzione e secondo la Iucn le popolazioni selvatiche si sono dimezzato negli ultimi 15 anni. Le squame sono un ingrediente pregiato nella medicina tradizionale cinese e la carne viene impiegata nei ristoranti, soprattutto in Cina.
Geco tokay (Gekko gecko)
La medicina tradizionale rappresenta la principale nemica anche per questi rettili variopinti. Milioni di gechi vengono infatti prelevati in natura per alimentare il commercio in Asia. Nel 2011 un carico di gechi tokay essiccati dal peso complessivo di 6,75 tonnellate (si stima che fossero 1,2 milioni di esemplari) è stato intercettato in rotta verso Hong Kong.
Orchidea “oro di Kinabalu” (Paphiopedilum rothschildianum)
Questa rarissima pianta si trova solo sul monte Kinabalu, in Malesia, ed è stata ritrovata nel 1987, dopo che per molti anni era stata ritenuta estinta. Il suo valore commerciale è elevatissimo e una pianta può costare 5mila dollari. Proprio per questo i contrabbandieri stanno depredando le foreste portando vicino all’estinzione la specie.
Palissandro tailandese
Il legno palissandro della Thailandia è molto ricercato per l’uso in mobili, opere d’arte, strumenti musicali e macchine da cucire. Inoltre radice, corteccia e linfa sono spesso usate nella medicina tradizionale. Gli alberi da cui viene ricavato questo legno sono scomparsi dalla maggior parte dei loro habitat. La specie ha un tasso di crescita lento e la rigenerazione naturale è scarsa. L’ultima roccaforte rimasta si trova in una zona protetta in Thailandia.
Pitone birmano (Python bivittatus)
Con i suoi quasi sei metri di lunghezza il pitone birmano è uno dei serpenti più grandi del mondo. Questo serpente, originario del Sud-est asiatico, è una delle specie più commerciate dell’Asia, con circa 340mila pelli esportate annualmente per l’impiego nel settore della moda. Il 20 per cento delle pelli proverrebbe da animali allevati in cattività ma secondo un rapporto di Traffic il costo di allevamento appare molto superiore al prezzo di mercato dei serpenti. Una pelle venduta in un villaggio indonesiano per 30 dollari può valerne fino a 15mila una volta diventata una borsa di una famosa casa di moda.
Tartaruga stellata burmese (Geochelone platynota)
Questa specie di tartaruga autoctona della Birmania è in pericolo critico. L’animale è minacciato sia dalla medicina tradizionale cinese e dalla ristorazione che dal commercio internazionale di animali, queste tartarughe sono infatti molto ricercate dai collezionisti in Europa e Nord America. La cattura e il commercio della specie è illegale in Birmania.
Lori lento (Nycticebus javanicus)
Sicuramente avrete visto un suo video su Facebook, questo piccolo primate è infatti stato a lungo richiesto come esotico animale domestico. Negli ultimi decenni a causa soprattutto del bracconaggio la popolazione si è ridotta dell’80 per cento. Prima di destinare i lori al commercio di animali domestici i bracconieri tagliano loro i denti (sono gli unici primati velenosi al mondo), un processo che porta quasi sempre alla morte dell’animale. Questa specie è protetta dalla legge indonesiana ed è vietato il commercio internazionale.
Nasica (Nasalis larvatus)
Questa scimmia endemica del Borneo è famosa per il naso pronunciato, utilizzato dai maschi come “tromba” per lanciare l’allarme in caso di predatore. La specie è minacciata dal commercio illegale di animali domestici e dalla medicina tradizionale che utilizza una secrezione intestinale prodotta dall’animale. Si pensa che in Borneo sopravvivano in natura tra i mille e i cento esemplari.
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