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Le donne di Grand Sable piantano mangrovie per salvare la terra
Gli abitanti di un villaggio nell’oceano Indiano, stanchi delle conseguenze del riscaldamento globale, hanno trovato una soluzione che affrancasse la comunità dai rischi che minacciano la loro sussistenza. Ventimila mangrovie sono state piantate dalle donne dell’isola per salvare il terreno e la fauna marina. Dalle radici di questa pianta dipende il futuro di tutta la loro
Gli abitanti di un villaggio nell’oceano Indiano, stanchi delle conseguenze del riscaldamento globale, hanno trovato una soluzione che affrancasse la comunità dai rischi che minacciano la loro sussistenza. Ventimila mangrovie sono state piantate dalle donne dell’isola per salvare il terreno e la fauna marina. Dalle radici di questa pianta dipende il futuro di tutta la loro economia.
© Andrea Egan/UNDP and UNDP Mauritius
L’oceano, da risorsa a minaccia. Per il villaggio di Grand Sable, nell’isola di Flacq nell’arcipelago delle Mauritius, l’oceano Indiano da risorsa è diventato una minaccia. Il cambiamento del clima sta influenzando l’innalzamento del livello del mare e le maree, mettendo a rischio il sistema sociale ed economico di questa popolazione. Per difendere le coste sempre più esposte all’erosione del terreno e alla variazione delle migrazioni ittiche, gli abitanti del villaggio di Grand Sable stanno attuando una strategia di adattamento che renderà resiliente il loro insediamento. Il progetto 20.000 Mangrove Strong, finanziato dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp), è il nuovo approccio stabilito per rendere meno vulnerabili i villaggi costieri attraverso la piantumazione delle mangrovie. Le radici di queste piante difenderanno la costa dalle inondazioni e dalle piogge battenti.
© Andrea Egan/UNDP and UNDP Mauritius
Ancora una volta l’uomo ha scelto pratiche sostenibili per ripararsi dai disastri causati dalla variazione del clima. La terra che sotto la spinta delle piogge frana dalle montagne sopra Grand Sable e quella erosa dalle inondazioni e dai picchi delle maree nella laguna sottostante il villaggio costituisce, insieme alla pesca, l’unica fonte di sostentamento delle comunità. Le radici delle mangrovie sono la risposta con cui queste popolazioni combattono per la loro sopravvivenza, perché trattengono la terra e permettono la coltivazione dei territori e il ripristino dell’equilibrio dell’ecosistema locale. Le radici rendono resiliente il villaggio di Grand Sable.
Ancora una volta sono le donne a scendere in campo. Il progetto 20.000 Mangrove Strong aumenta la resilienza dei villaggi e apre nuove opportunità di impiego delle donne. Geraldine Aristide, fondatrice dell’associazione Grand Sable Sand Women Planters, afferma che “piantando i semi di mangrovie le donne ottengono un reddito per le loro famiglie, e poi, una volta che la terra è stata stabilizzata, possono dedicarsi ad altre piantagioni contribuendo al sostentamento della famiglia insieme ai loro mariti pescatori.”
© Andrea Egan/UNDP and UNDP Mauritius
Quello del villaggio di Grand Sable è un esempio importante per la tutela dei territori, la sussistenza dei popoli e il funzionamento dell’economia attraverso l’ecoturismo. E pensare che è iniziato tutto da venticinque donne che si sono laureate e hanno iniziato a informare i membri della loro comunità sui rischi dei cambiamenti climatici e sui sistemi di adattamento.
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