Dall’ecoansia a sensazioni positive di unione con la Terra. Conoscere le “ecoemozioni” ci aiuta a capire il nostro rapporto con ciò che ci circonda e come trasformarle in azione.
Le lingue dei popoli indigeni estinguono con le foreste
Molti linguaggi del pianeta sono a rischio estinzione, proprio come le specie animali e vegetali. Anzi, i due aspetti sarebbero collegati. A rivelarlo è una ricerca dal titolo Biocultural diversity, commissionata dal Wwf olandese a Jonathan Loh, biologo presso la Zoological Society di Londra e a David Harmon, direttore della George Wright Society, che si
Molti linguaggi del pianeta sono a rischio estinzione, proprio come le specie animali e vegetali. Anzi, i due aspetti sarebbero collegati. A rivelarlo è una ricerca dal titolo Biocultural diversity, commissionata dal Wwf olandese a Jonathan Loh, biologo presso la Zoological Society di Londra e a David Harmon, direttore della George Wright Society, che si occupa di parchi, aree protette e siti di interesse culturale.
I due scienziati non sono nuovi al tipo di studi, visto che nel 2011 avevano già pubblicato l’ Index of Linguistic Diversity, un indice in cui avevano mappato gli oltre 7.000 linguaggi umani e in cui avevano denunciato che una parte di essi (uno su quattro circa) sarebbe a rischio scomparsa e che ne sarebbero già spariti circa 400 dal 1970 a oggi.
In questo nuovo rapporto i ricercatori fanno un passo in più, collegando l’estinzione dei linguaggi con quella di flora e fauna, sostenendo che la perdita degli habitat – in particolare quelli forestali – generi anche perdita di lingue indigene.
Come è possibile? Dallo studio emergono due dati importanti: primo, almeno un quarto delle lingue del mondo sono parlate da meno di 1.000 persone, spesso facenti parti di popoli indigeni costantemente minacciati dalla distruzione delle foreste pluviali in cui vivono.
Secondo, i luoghi più ricchi di biodiversità del pianeta sono anche quelli più ricchi di diversità linguistica.
Gli individui espulsi dal loro habitat, spinti verso le pianure e le città per cercare lavoro, assimilerebbero poi il linguaggio “dominante” del paese di cui fanno parte, dimenticando il proprio, con la perdita del bagaglio di conoscenze e tradizioni che ne consegue.
Lo studio riporta anche dati interessanti sulla conoscenza delle lingue. Almeno la metà della popolazione mondiale sarebbe bilingue o plurilingue, mentre il 40 per cento degli esseri umani parlerebbe solo una delle seguenti: mandarino, spagnolo, inglese, hindi, portoghese, bengali, russo e giapponese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo un mese di razionamenti, sono stati completati i lavori per la condotta provvisoria che porterà l’acqua dal fiume alla diga di Camastra, ma c’è preoccupazione per i livelli di inquinamento.
Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Un’escursionista ha scoperto per caso un sito fossile risalente al Permiano, venuto alla luce a causa dello scioglimento di un ghiacciaio.
L’aviazione privata “vola” anche troppo: le emissioni nel 2023 hanno raggiunto le 15,6 milioni di tonnellate di CO2.
Le Azzorre hanno approvato una legge per istituire la più vasta Amp dell’Atlantico settentrionale, pari al 30% dell’oceano intorno all’arcipelago.
Sostenibilità e blue economy aprono nuove prospettive per le professioni del mare: intervista a Massimo Bellavista su Gen Z e green jobs del futuro.
Finanza etica e sostenibile catalizzano il cambiamento nella blue economy, creando nuove opportunità economiche e ambientali.
“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.