Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Le ricette antispreco di Casa Surace: come conservare le melanzane tutto l’anno
Frutta e verdura di stagione, si sa, sono più buone e costano meno. Ma soprattutto, fanno bene all’ambiente, in quanto non hanno richiesto molti km per essere trasportate e non provengono da coltivazione in serra. A ricordarlo è Pasta Garofalo che, in collaborazione con Casa Surace, la casa di produzione napoletana diventata famosa in tutt’Italia
Frutta e verdura di stagione, si sa, sono più buone e costano meno. Ma soprattutto, fanno bene all’ambiente, in quanto non hanno richiesto molti km per essere trasportate e non provengono da coltivazione in serra. A ricordarlo è Pasta Garofalo che, in collaborazione con Casa Surace, la casa di produzione napoletana diventata famosa in tutt’Italia per i suoi video virali, in questo secondo video dedicato al tema della sostenibilità, affronta un argomento importante indispensabile per uno stile di vita sostenibile: la stagionalità dei cibi e della loro migliore conservazione. La clip vede infatti “il nonno” arrivare con un camioncino carico della verdura estiva per eccellenza: le melanzane.
Un ingrediente ideale per tante ricette, come la pasta alla Norma
Una vera delizia, ma come approfittarne senza buttare nulla? La melanzana è un ingrediente versatile e si presta a molte ricette, quasi tutte adatte anche a una dieta vegetariana, come la celebre parmigiana di melanzane, gli involtini vegetali e tante altre creazioni. Senza dimenticare che è un ottimo contorno, per esempio grigliata o al funghetto.
Una delle ricette must ricordate dal video è la pasta alla Norma. Ricotta salata, fusilli, basilico e passata di pomodoro sono gli altri ingredienti di questo grande classico della tradizione siciliana, che deve il suo nome niente meno che all’opera di Vincenzo Bellini.
Melanzane sottolio secondo il “metodo nonno” by Casa Surace
Ma per dare una vita veramente lunga al raccolto e gustarle anche d’inverno, l’ideale è mettere le melanzane sottolio. Oltre alle melanzane, occorrono olio, peperoncino fresco, aceto, sale grosso, aglio e menta.
Questo il procedimento consigliato nel video: sbucciare con cura le melanzane, tagliarle a listarelle e metterle in una pentola. Condire con sale grosso, peperoncino, menta, aglio e aceto e mescolare per bene. Coprire con un piatto, sopra il quale va posto un peso. Ribaltare su un recipiente ampio. Lasciare tutta la notte per far perdere l’acqua alle melanzane. Il volume si ridurrà notevolmente.
L’uso del sale e dell’aceto (in particolare con acido acetico superiore al 5,5%, dato riportato in etichetta) è molto importante per scongiurare l’ipotesi di insorgenza del botulino: per inibire la produzione delle tossine associate a questo microorganismo bastano infatti pochi minuti di bollitura in una soluzione fatta al 50% da acqua e 50% da aceto, così da portare il pH sotto il 4,5. Scolarle e lasciarle asciugare avvolte in un canovaccio pulito.
Poi prendere un barattolo di vetro, travasare parte delle melanzane, scolare eventuale acqua rimasta e ricoprire con abbondante olio, assicurandosi con una forchetta che tutte le melanzane siano ben coperte. Chiudere ermeticamente e lasciare riposare a lungo: le melanzane sottolio si conservano fino a un anno.
La ricetta è l’occasione per ricordare qualche consiglio di riuso e riciclo: la confezione di Pasta Garofalo (in busta di plastica trasparente totalmente riciclabile) può fare da contenitore per le bucce di melanzane (che nel video il nonno usa come mangime per le galline, ma possono anche alimentare il compost), mentre terminato il riutilizzo va pulita e smaltita correttamente nella plastica per poter essere riciclata.
L’episodio si chiude su un allegro motto antispreco: “Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si conserva (sottolio)”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.