Solo di recente i servizi di messaggistica e i social media sono diventati disponibili per le popolazioni indigene brasiliane nella foresta amazzonica.
Grazia alla tecnologia, gli abitanti possono segnalare l’arrivo di individui e mezzi sospetti.
La deforestazione nell’enorme area verde brasiliana è aumentata del 76 per cento nel 2021 rispetto al 2018.
La foresta dell’Amazzonia in Brasile, il polmone verde della Terra, continua a essere in pericolo. Le attività illegali che riguardano lo sfruttamento eccessivo del legno, delle miniere e delle risorse naturali rappresentano ancora oggi un problema per l’area verde amazzonica. La tecnologia, però, sta portando un sostegno alle tribù locali: una rete di antenne in rapida espansione sta consentendo ai gruppi indigeni di utilizzare telefoni, videocamere e social media per ottenere visibilità e fare pressione sulle autorità affinché rispondano rapidamente alle minacce.
Legno e oro sottratti all’Amazzonia
Lo stato di Yanomami, nel nord del Brasile, è solo uno dei territori all’interno dell’Amazzonia, eppure è grande quanto il Portogallo. La vastità dell’area è tale che, nonostante la deforestazione crescente, molte zone sono ancora sperdute e lontane dalla civiltà. Ciò non ferma le organizzazioni criminali che continuano a inviare taglialegna, cacciatori di frodo e minatori irregolari nei luoghi isolati. I ricercatori abusivi di oro sono uno dei problemi maggiori per la regione di Yanomami, dato che pur di trovare il prezioso metallo entrano nelle aree protette distruggendo flora e fauna.
How are tribes in the Amazon rainforest fighting back against bad actors? They're using social media as connectivity increases.https://t.co/SnxvTrGep1
Finora, le comunità indigene in Brasile si erano affidate alla radio per trasmettere le loro chiamate di soccorso in segnalazione dei malviventi. Era poi compito dei gruppi per i diritti ambientali trasmettere il messaggio di allarme ai media e al pubblico. Negli ultimi anni, però, le organizzazioni non profit sono state screditate dal presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che sostiene la legalizzazione dell’estrazione mineraria e propone lo sfruttamento di terreni nei territori indigeni protetti. Ora, grazie all’installazione di antenne per internet in alcuni punti sperduti dell’Amazzonia, le tribù hanno la possibilità di avvertire in tempo reale altre popolazioni e di condividere in breve tempo il pericolo riguardante trafficanti e bracconieri.
Tecnologia in soccorso
“Se utilizzata correttamente, la tecnologia aiuta molto nel monitoraggio e nella denuncia in tempo reale – ha affermato Nara Baré, capo del Coordinamento delle organizzazioni indigene dell’Amazzonia brasiliana, al quotidiano Los Angeles Times –. La pressione esterna per far agire il governo federale nei territori amazzonici è stata molto importante”. Il segnale per gli smartphone può essere debole e lento, soprattutto nei giorni di pioggia, ma ha messo in contatto persone che in precedenza erano eccessivamente lontane ed è sufficiente per far arrivare foto e video fuori dalla foresta. Delle associazioni per i diritti degli indigeni, come Health in harmony e Instituto socioambiental, hanno provveduto all’installazione delle antenne. 17 di queste sono state errette nelle zone fluviali dell’Amazzonia, dove abitano le comunità delle tribù Xipaia. Per merito della connessione, una chiatta che dragava il fiume incontaminato in cerca di oro è stata segnalata in breve tempo e dopo qualche giorno gli invasori sono stati arrestati.
Le nuove tecnologie, tuttavia, possono essere sfruttate anche dai malviventi: l’installazione di una rete wi-fi permette di ottenere velocemente consigli sugli spostamenti e sui luoghi dove nascondere i macchinari per le attività illegali. Questo non cambia il fatto che per le popolazioni indigene amazzoniche la connessione significa protezione e maggiore visibilità. Una modernizzazione necessaria, dato che gli abusi riguardanti l’Amazzonia non accennano a finire. Le tribù sono pronte ad abbracciare la tecnologia, se ciò significa fermare lo sfruttamento della foresta e amplificare il proprio messaggio, un grido di dolore che da anni turba il polmone verde della Terra.
Bolsonaro riceve la medaglia al merito indigeno. Una scelta assurda del governo brasiliano che non tiene conto delle accuse di genocidio nei confronti del presidente.
Impossibile non restare affascinati dalla vita dei popoli indigeni, così intimamente connessa alla natura e così lontana dal nostro quotidiano. Possiamo raggiungerli con la fantasia e vedere il mondo con i loro occhi grazie alle straordinarie immagini del calendario 2022 “We, the people” di Survival International, il movimento globale che lotta per i loro diritti.
Il presidente cileno Sebastián Piñera ha dichiarato lo stato di emergenza e schierato l’esercito in quattro province nel sud del paese in seguito a una serie di scontri fra le forze dell’ordine e il popolo indigeno dei Mapuche. La misura straordinaria resterà in vigore per almeno due settimane e autorizzerà le forze armate a “fornire appoggio logistico, tecnologico e nelle comunicazioni, così come nelle operazioni di