Le civette di Harry Potter

Il film “Harry Potter e la pietra filosofale” sta sbancando i botteghini di tutto il mondo, ma i gruppi animalisti inglesi nutrono preoccupazioni per questo successo.

Il timore è che
il film “Harry Potter e la pietra filosofale” lanci una nuova moda: quella di tenere le civette come
animali domestici. Per tutta la durata del lungometraggio infatti i
rapaci notturni pur avendo ruoli da protagonisti spesso sono
relegati in “gabbie da canarini”.
E questo già dalle prime scene, quando Potter, l’apprendista
mago, riceve in regalo una candida civetta delle nevi (Nyctea
scandiaca) chiusa in una gabbietta che ne impedisce anche i minimi
movimenti.

In Gran Bretagna l’acquisto di questo tipo di rapace è
legale e quindi è possibile tenerlo in casa. Una civetta
delle nevi può essere comperata con circa 600 euro. In
realtà per allevare un rapace come questo è
necessario disporre di una gabbia enorme. La voliera dovrebbe
misurare almeno nove metri di larghezza, tre di altezza ed essere
il più possibile profonda. E’ chiaro che diventa difficile
soddisfare le esigenze di una animale del genere. Facile poi per i
proprietari pentiti sbarazzarsene con conseguenze però
letali per il volatile.

Questo tipo di civetta vive in paesi perennemente innevati come
l’Artico, da qui il candido piumaggio, pesa cinque chili quando
raggiunge l’età adulta e può vivere fino a
trent’anni. A differenza di altri gufi e rapaci notturni caccia
durante il giorno e si nutre prevalentemente di lemming: piccoli
roditori che vivono sotto il manto nevoso.
“C’è un posto in tutta la Gran Bretagna dove sia possibile
comperare dei lemming?” si domanda dubbioso Jenny Thurston del
World Owl Trust, un’organizzazione che si batte per la protezione
dei rapaci notturni.

Negli Stati uniti, dove questi animali sono protetti da leggi
locali, statali e federali, risalenti addirittura al 1918,
c’è chi pensa di proporre “Hedwig”, questo è il nome
della civetta di Harry Potter, come simbolo degli sforzi compiuti
per proteggere l'”Artic National Wildlife Refuge”, una zona
protetta paragonabile per importanza naturalistica ai grandi parchi
africani, ma che è stata presa di mira dalle grandi
società petrolifere, appoggiate dall’amministrazione
Bush.

Cristiano Carniel

 

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