Continua ad aumentare il numero di sfollati nel mondo: 120 milioni, di cui un terzo sono rifugiati. Siria, Venezuela, Gaza, Myanmar le crisi più gravi.
Le dighe più devastanti al mondo: i numeri
Dal Medio Oriente al Sudafrica, dal Fiume Giallo al Vajont, il registro delle grandi opere con il maggiore impatto ambientale e sociale.
1) Chixoy sul Fiume Rio Chixoy (Guatemala)
1982 riempimento del bacino 1983
inizio attività della centrale idroelettrica
270 milioni di dollari spesa iniziale prevista
800 milioni di dollari realmente spesi
300% aumento dei costi
4 dighe previste dal progetto
1 diga costruita
1980 inizio della campagna di terrore sulla
popolazione locale
1982 trucidate 487 persone
1976 terremoto che bloccò i lavoro per 15
mesi
550 MW previsioni di fornitura elettrica
70% funzionamento attuale dell’impianto
2) Gap, Guneydogu Anadolu Projesi sui Fiumi Tigri ed
Eufrate (Turchia, Iraq, Siria)
2614 Km tunnel Snali Urfa
14 dighe sul corso dell’Eufrate
8 dighe sul corso del Tigri
19 centrali idroelettriche
48 milioni di mq dimensioni della diga di
Ataturk
78.000 senza tetto se verrà riempito
l’invaso dell’Isilu
40% riduzione portata dell’Eufrate in Siria
terminato il GAP
90% riduzione portata dell’Eufrate in Iraq
terminato il GAP
3) Dighe Katse e Mohale – Lesotho Highlands Water
Project sui fiumi Malibamatso e Senqunyane, affluenti del fiume
Orange (Lesotho e Sud Africa)
5 dighe previste
2 dighe realizzate Katse alta 185 mt 350 milioni
di tonnellate d’acqua – Mohale alta 146 mt
72 MW produzione idroelettrica prevista
8 miliardi di dollari: fondi mobilitati
1986 firma trattato tra Lesotho e Sud Africa
2017 previsione data completamento del
progetto
24.000 sfollati dell’etnia Basotho
2.000 sfollati reinsediati
3.000 ettari di terra arabile sommersa (9 – 10%
terre coltivabili nel Lesotho).
300 le abitazioni perse con il riempimento della
diga Katse
5 lavoratori Basotho uccisi durante uno sciopero –
1 attivista sindacale ucciso – 3 donne anziane ferite durante una
manifestazione di opposizione alla costruzione di una seconda
diga
4) Medio Oriente – Fiume Giordano (Giordania, Siria,
Israele, Libano e West Bank)
80-90% calo portata del Giordano
3% del corso del Giordano scorre in Israele
60% fabbisogno idrico israeliano soddisfatto dal
fiume Giordano
1994 stipula primo contratto sull’acqua tra
Israele e Giordania
1995 stilato il Taba Interim Agreement fra Israele
e Palestina, per la prima volta riconosciuto il diritto dell’acqua
dei Palestinesi
48% acque disperse dalle tubature in Giordania
82% consumo idrico Israele
18-20% consumo idrico Palestina
40% delle famiglie nella West Bank collegate a
sistema fognario
5) Sadar Sarovar, Bargi, Masan sul fiume Narmada
(India)
1987 approvazione del Governo per la
costruzione delle due dighe principali
91.000 ettari di terre sommerse
249 villaggi sommersi
360.000 sfollati
1980 stesura progetto
3.200 dighe previste (30 grandi, 135 medie, le
rimanenti piccole)
44,2% dell’energia prodotta dispersa
6) Assuan, Bujagali sul fiume Nilo (Ruanda, Burundi,
Zaire, Tanzania, Kenya, Uganda, Etiopia, Eritrea, Sudan,
Egitto)
3600 mt di lunghezza, 111 mt di
altezza, per un volume di 43 milioni di metri cubi, sono le
dimensioni della diga di Assuan
90.000 sfollati a causa della costruzione della
sola diga di Assuan
300 milioni di persone vivono lungo il Nilo, 160
dei quali all’interno del bacino del fiume. Tra i dieci che
condividono le sue acque vi sono alcuni tra i paesi più
poveri al mondo, con un reddito annuo pro capite inferiore a
$250
il 90% delle acque del Nilo non raggiunge
più il mare. Con il Colorado ed il Fiume Giallo è tra
i fiumi più inquinati del mondo
7) Teton Dam sul fiume Teton River (Usa –
Idaho)
356 milioni di metri cubi di acqua
contenuta
5 giugno 1976 crollo della diga
11 vittime
5.000 acri di terreno allagati
773 abitazioni distrutte
3.000 danneggiate
4.026 famiglie colpite
8) Tre Gole sullo Yangtze (Cina)
46 le dighe progettate, in parte
già in costruzione
29 miliardi di dollari spesi per la
costruzione
1° in classifica, lo Yangtze, come fiume a
più alto rischio per il maggior numero di dighe
800 i laghi scomparsi
75% diminuzione delle riserve di pesce
73% l’aumento dell’inquinamento negli ultimi 50
anni
1.300.000 di persone coinvolte e spostate
140 città che saranno distrutte
1.351 villaggi saranno distrutti
1.300 siti archeologici saranno distrutti
350.000.000 abitanti minacciati in caso di
crollo
9) Vajont sul fiume Piave (Italia)
2 febbraio 1950 autorizzata la
costruzione della diga
88 ettari ceduti al S.A.D.E.
50 milioni di metri cubi d’acqua
260 metri altezza
9 ottobre 1963 data della sciagura
270 milioni di metri cubi di rocce e detriti
trasportati a valle
200 metri altezza dell’ondata
2.100 stima approssimativa delle vittime
8 i paesi spazzati via
10) Yacyretà sul fiume Paranà (Brasile,
Bolivia, Paraguay, Uruguay, Argentina)
76 mt altezza della diga 83 mt
altezza prevista dal progetto
1990 data prevista per il termine dei lavori
tuttora non finiti
100.000 ettari di terre incontaminate sommerse
9.000 ettari di terre degradate riservate agli
sfollati
70.000 sfollati
80.000 sfollati se si procederà
all’inalzamento della diga
44 specie di mammiferi, 80 specie di pesci, 40 di
rettili, 35 di anfibi e 300 di uccelli perderebbero il loro habitat
si procederà all’inalzamento della diga
3.400 km lunghezza del gigantesco canale previsto
dal progetto Hydrovia.
60% produttività attuale rispetto alla
potenzialità prevista
20.000 persone hanno manifestato contro
l’inalzamento della diga
Fonte: Legambiente
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