I risultati di uno studio condotto negli Stati Uniti ipotizzano un collegamento tra 22 pesticidi e i tassi di incidenza e mortalità del cancro alla prostata.
Le origini della Fitoterapia
Origini della fitoterapia; dalla Cina, all’India, passando per l’Egitto e L’occidente, questa disciplina ha molte sfaccettature tante influenze
L’uso terapeutico delle piante nella tradizione cinese ed indiana
è descritto come antico di migliaia di anni: i Cinesi
attribuirono all’imperatore Shen Nung (3.400 a.C.) la
paternità del primo grande erbario con prescrizioni
erboristiche. La tradizione indiana descritta nei Veda, i libri
della saggezza, risale a 4.500 anni fa.
Anche in Occidente le origini della fitoterapia risalgono a
migliaia di anni fa.
Dell’uso delle piante nella civiltà Assiro-babilonese
abbiamo notizia dalle tavolette di argilla della biblioteca di
Ninive; presso gli Ebrei, nella Bibbia si fa cenno spesso alle
particolari proprietà curative delle piante.
In Egitto lo studio e l’utilizzo delle piante medicinali è
di competenza dei sacerdoti. Degli Egiziani è il primo
“trattato di medicina”, attraverso il Papiro di Ebers, che nomina
160 piante ancora presenti nelle farmacopee occidentali.
Alla civiltà greca appartengono delle figure fondamentali:
come Ippocrate, il “padre della medicina”, per il quale la funzione
del medico è quella di aiutare la forza risanatrice della
natura e Teofrasto, allievo di Aristotele, che getta le basi della
Botanica moderna.
Presso i Romani ricordiamo Dioscoride, vissuto a Roma nel I°
secolo d.C., che nel suo trattato “De Universa Medicina” conferisce
una impronta scientifica allo studio delle sostanze naturali e
delle piante.
Galeno, nel II° secolo d.C. evidenzia l’efficacia dei principi
attivi di origine vegetale e codifica delle formulazioni di droghe
vegetali e di medicamenti, definiti ancor oggi “preparazioni
galeniche”.
Fra gli arabi vanno ricordati Avicenna e Averroè, che verso
il 1000 d.C. portarono in Occidente le conoscenze orientali e le
preziose scoperte scientifiche del mondo mussulmano.
Nell’epoca medioevale lo studio della medicina è affidato ai
religiosi: nei monasteri i monaci coltivano piante medicinali e
curano gli ammalati. Si vengono così a formare vere e
proprie scuole di medicina, dirette dai monaci stessi. Una figura
di particolare rilievo è la monaca benedettina Ildegarda di
Bingen, che scrisse diverse opere con indicazioni terapeutiche
naturali.
Maria Teresa Lucheroni
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un anno dopo l’introduzione della Ulez, l’enorme Ztl a traffico limitato, Londra centra gli obiettivi. “Camminare previene l’obesità” spiega l’esperta Cristina Xiao.
La salute mentale dovrebbe ricevere la stessa attenzione di quella fisica, ma questo principio si scontra contro la scarsità di risorse pubbliche.
Una ricerca americana confronta gli impatti di pesticidi e fumo sull’incidenza del cancro, evidenziando un’importante sovrapposizione.
Intanto, la Camera dei Deputati ha dato l’ok all’art. 18 del ddl sicurezza che criminalizza le infiorescenze della canapa.
Il disegno di legge promuove lo sport dando ai cittadini la possibilità di recuperare parte dell’investimento per l’attività fisica nella dichiarazione dei redditi.
Immergersi nei boschi per un bagno di foresta può guarire da ansia, stress e ipertensione. Una terapia green utile anche contro il burnout e il workaholism.
L’11 luglio è stata una data importante per la salute mentale. L’Inps ha pubblicato le graduatorie ufficiali del Bonus psicologo 2024.
Smentendo timori e diffidenze, l’Istituto superiore di sanità testimonia che l’acqua di rubinetto è conforme ai parametri di legge.