Il presidente Joe Biden ha annunciato che il leader dell’Isis Al Qurayshi è stato ucciso da un raid americano. Nell’attacco sono morti anche 13 civili.
Il presidente degli Usa Joe Biden ha annunciato che il leader dell’Isis Al Qurayshi è stato ucciso durante un raid aereo in Siria da parte delle forze americane.
Nell’attacco sono morti anche 13 civili, tra cui donne e bambini.
Secondo la ricostruzione di Biden, la responsabilità delle vittime civili sarebbe di Al Qurayshi che si è fatto esplodere.
Abu Ibrahim al-Hashimi Al Qurayshi, leader dello Stato islamico (Isis) e tra i jihadisti più ricercati al mondo, è stato ucciso durante un raid aereo notturno da parte delle forze statunitensi nel nordovest della Siria.
L’attacco, avvenuto prima dell’alba nel villaggio di Atme, appena a sud del confine turco, ha provocato tredici vittime, tra cui donne e bambini. Un’esplosione ha anche provocato la distruzione di un elicottero statunitense, che era stato utilizzato per trasportare truppe delle forze speciali americane da Erbil, in Iraq.
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Il terrorista si sarebbe fatto esplodere causando vittime tra i civili
Dopo che l’intelligence americana ha individuato la posizione di Al Qurayshi alla fine dell’anno scorso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato un’operazione di cattura.
“Grazie al coraggio delle nostre truppe, questo orribile leader terrorista non c’è più”, ha detto Joe Biden in un discorso televisivo dalla Casa Bianca. “Le nostre forze hanno eseguito l’operazione con preparazione e precisione”. Biden ci ha tenuto a precisare che le vittime civili sono state causate quando Al Qurayshi si è fatto esplodere al terzo piano dell’edificio in cui si era rifugiato.
Il raid è stato il più significativo degli Stati Uniti dai tempi dell’uccisione di Abu Bakr Al Baghdadi nell’ottobre 2019, avvenuta in un villaggio poco lontano da Atme.
Tutti i crimini del leader dell’Isis
Nel suo discorso, Biden ha spiegato come Al Qurayshi sia stato responsabile del genocidio degli yazidi nel nord dell’Iraq e dell’assalto alla prigione dove sono detenuti centinaia di membri dell’Isis nell’est della Siria. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Guardian, il capo dei terroristi viveva mimetizzato tra la popolazione ignara della sua vera identità.
I residenti di Atme sono stati svegliati verso le ore 3:00 del mattino dal rumore degli elicotteri che atterravano nelle vicinanze. Dopo l’avviso da parte di un uomo, che attraverso un altoparlante ha detto agli occupanti della casa che avevano 15 minuti per arrendersi, sono iniziati spari ed esplosioni.
Dopo due ore e mezza di assalto, l’epilogo con la morte di Al Qurayshi. Il leader terrorista aveva mantenuto un profilo basso per molto tempo, evitando apparizioni pubbliche. Iracheno, nato nella città settentrionale di Tel Afar, era un veterano dell’insurrezione post-Saddam Hussein guidata dai sunniti, fino a diventare il leader dello Stato islamico dopo la morte di al-Baghdadi. Al Qurayshi è il quarto leader dell’Isis ad essere stato rintracciato e catturato nella provincia di Idlib negli ultimi due anni.
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