Nella regione del Sahel, sconvolta da conflitti inter comunitari e dai gruppi jihadisti, 29 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.
Un gigantesco rogo devasta il campo profughi dell’isola di Lesbo
Il campo profughi dell’isola di Lesbo, in Grecia, è stato evacuato nella notte a causa di un violento rogo, probabilmente di origine dolosa.
Un gigantesco incendio ha distrutto il campo profughi di Moria, sull’isola greca di Lesbo. Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, l’origine del rogo – divampato nella notte tra il 19 e il 20 settembre – è probabilmente dolosa, sebbene gli inquirenti non siano ancora risaliti ai responsabili. Per puro caso non si sono registrate vittime, nonostante le fiamme abbiamo quasi interamente distrutto le tende che davano riparo ai migranti.
LE FOTO ANSA – Incendio in campo profughi di Lesbo, migliaia in fuga https://t.co/WLOX8VbeoO pic.twitter.com/audTcdu5ag
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 20 settembre 2016
Nel campo 5.650 persone. Con 3.500 posti disponibili
Anche i container predisposti per accogliere i profughi sono stati fortemente danneggiati, così come gli uffici del personale che gestisce il campo. Il che ha provocato la fuga di circa 3-4 mila (su un totale di 5.650 persone presenti), tra i quali anche 150 tra bambini e ragazzi, che occupavano una porzione del campo riservata ai minorenni.
A rendere ancor più complessa la situazione, e di conseguenza il lavoro dei vigili del fuoco accorsi sul posto, è stato il vento, particolarmente sostenuto nella notte sull’isola. Inoltre, alcune testimoni hanno riferito di forti discussioni tra i migranti che sarebbero state provocate dagli attimi di panico. D’altra parte, nel campo di Lesbo, che da mesi e mesi risulta sovrappopolato, non è la prima volta che si registra un incendio, anche se non si era ancora mai dovuto procedere a un’evacuazione.
Alexis Tsipras: “Così le forze xenofobe rialzano la testa”
La capacità massima del sito sarebbe solamente di 3.500 posti letto. E a rendere ancor più insostenibile la situazione – spiega il quotidiano francese Le Monde – “è stato l’accordo tra Ue e Turchia, che prevede il rinvio sistematico dei profughi verso la nazione euro-asiatica”. Ciò ha spinto quasi tutti i migranti presenti a Lesbo a richiedere asilo sul posto. Ma la risposta alla loro domanda, da parte delle autorità greche, “arriverà solo tra alcuni mesi”.
Più in generale, sulle isole greche sono presenti in tutto 13.536 profughi. A fronte di 7.450 posti disponibili. Il che ha suscitato numerose critiche da parte delle associazioni per la difesa dei diritti umani. La situazione, in Grecia come altrove, meriterebbe un impegno ben diverso da parte dei governi europei. Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha in questo senso ammonito: la gestione attuale della crisi migratoria “sta portando le forze nazionaliste e xenofobe a rialzare la testa per la prima volta dai tempi della seconda guerra mondiale”.
Immagine di apertura: ©Stringer/Afp/Getty Images
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