Sugli scaffali di Eataly si assaggia l’Etiopia

Con un accordo siglato tra la Fao e Eataly, una cooperativa di donne della città di Mekelle, in Etiopia, potrà vendere vasetti di marmellata di fichi d’india nei negozi Eataly di Roma.     Da un chiosco davanti all’Università al mercato internazionale. Tsega Gebrekidan Aregawi, insieme ad altre cinque socie, gestisce una cooperativa dedita alla

Con un accordo siglato tra la Fao e Eataly, una cooperativa di donne della città di Mekelle, in Etiopia, potrà vendere vasetti di marmellata di fichi d’india nei negozi Eataly di Roma.

 

fichi-india

 

Da un chiosco davanti all’Università al mercato internazionale. Tsega Gebrekidan Aregawi, insieme ad altre cinque socie, gestisce una cooperativa dedita alla produzione di succhi di frutta, biscotti e marmellate che, fino a pochi giorni fa, venivano venduti soprattutto agli studenti tra una lezione e l’altra. Grazie all’accodo tra la Fao e Eataly, queste donne hanno confezionato, nel rispetto delle normative alimentari etiopi ed europee, 4mila vasetti di marmellata aprendo così la loro attività al mercato alimentare internazionale.

 

donna-marmellata-etiopia© Eataly 

 

Una partnership commerciale per facilitare l’accesso al mercato da parte dei contadini. Durante la conferenza stampa il direttore generale della Fao José Graziano da Silva ha sottolineato il ruolo dell’accordo con Eataly “siamo qui” afferma “per dare il giusto riconoscimento al ruolo dell’agricoltura familiare e specialmente al ruolo chiave delle donne per la sicurezza alimentare in Africa.”

 

Dal 2013 la Fao e Eataly hanno portato avanti questo progetto per agevolare l’accesso al mercato dei contadini africani con le loro eccellenze e i loro prodotti di qualità. La scelta di partire con la vendita di un prodotto nato in una cooperativa di donne agricoltrici è indice di un rinnovato interesse sul ruolo femminile nella costruzione di modelli sostenibili.

 

donna-marmellata-etiopia2© Eataly 

 

In tutto il mondo, l’impegno delle donne in agricoltura è il contributo più forte in difesa del diritto al cibo, il progetto della Fao e di Eataly lancia proprio questo come messaggio. Solo garantendo il sostegno e la formazione degli agricoltori nei paesi poveri del mondo si sconfigge la fame e la malnutrizione.

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