Riducendo i limiti consentiti per i neonicotinoidi sugli alimenti importati, l’Unione europea vuole contribuire alla transizione ecologica a livello mondiale.
Europa, vietati i pesticidi neonicotinoidi pericolosi per le api e gli insetti impollinatori
Approvato il bando permanente all’utilizzo all’aperto, in Europa, dei tre pesticidi neonicotinoidi dannosi per le api e gli altri insetti impollinatori.
Questa notizia era nell’aria da oltre un mese, da quando l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha confermato la pericolosità dei neonicotinoidi per le api e gli altri insetti impollinatori. Oggi i Paesi che fanno parte dell’Unione europea hanno approvato il divieto dei tre pesticidi ritenuti nocivi: l’imidacloprid, il clothianidin e il thiamethoxam non potranno essere impiegati all’aria aperta, ma solo in serra.
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A votare a favore del bando, oltre al governo ad interim italiano anche Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria, Svezia, Grecia, Portogallo, Irlanda, Slovenia, Estonia, Cipro, Lussemburgo, Malta.
Al divieto si sono opposti Romania, Repubblica Ceca, Ungheria e Danimarca, mentre sono stati otto gli astenuti, ovvero Polonia, Belgio, Slovacchia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, Lettonia e Lituania. “La salute delle api rimane di fondamentale importanza per me poiché riguarda la biodiversità, la produzione alimentare e l’ambiente”, ha detto il commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis.
Una campagna per il divieto ai neonicotinoidi che dura da anni
Era il 2013 quando la Commissione europea mise il bando temporaneo ai tre pesticidi, dopo la prima valutazione del mondo scientifico, raccolto sotto l’egida dell’Efsa. Lo scorso marzo, la stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare ne aveva confermato la pericolosità, revisionando tra pari la maggior parte delle ricerche scientifiche pubblicate fino a questo momento.
?BREAKING NEWS? >>> Approvato ora in Europa il bando permanente di tre insetticidi neonicotinoidi dannosi per le api! #SoSapi #SaveTheBees pic.twitter.com/h4KZob2wAO
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) 27 aprile 2018
Le reazioni del mondo ambientalista
Per Slow Food questo risultato è “un’ottima notizia, anche se la lotta ai neonicotinoidi non finisce qui”. Infatti la Commissione infatti sostiene l’idea che “il divieto completo dell’uso dei tre neonicotinoidi non è giustificato, in quanto non c’è alcun rischio per le api in tutti quei casi in cui le piante sono trattate esclusivamente all’interno delle serre e rimangono al loro interno durante tutto il ciclo vitale”. Considerando i rischi comprovati di queste sostanze, Slow Food crede che dovrebbero essere vietate per tutte le coltivazioni e in qualsiasi condizione.
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“Oggi gli Stati membri dell’Unione europea si sono messi dal lato giusto della storia. Si tratta di una vittoria importante non solo per le api ma per l’intera società”, ha detto Carlo Petrini, presidente di Slow Food. “Siamo di fronte a un passo fondamentale verso un’agricoltura buona, pulita e giusta”.
“Un giorno che passerà alla storia”, ha invece affermato Martine Dermine, coordinatore della Save the Bees Coalition e del Presidio Slow Food dell’ape nera belga: “Gli Stati membri hanno espresso un segnale nettissimo a favore della protezione dell’ambiente e di un’agricoltura più sostenibile”.
Dello stesso avviso Greenpeace, che da anni si batte per la messa al bando definitiva di tali sostanze. “Questa è una notizia importante per le api, l’ambiente e tutti noi. Il voto a favore dell’Italia certifica l’attenzione dei cittadini italiani per la protezione degli impollinatori”, ha detto Federica Ferrario, responsabile campagna agricoltura di Greenpeace Italia. “I danni di questi neonicotinoidi sono ormai incontestabili. Bandire questi insetticidi è un passo necessario e importante, il primo verso una riduzione dell’uso di pesticidi sintetici e a sostegno della transizione verso metodi ecologici di controllo dei parassiti”.
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Un’inchiesta svela che migliaia di tonnellate di pesticidi neonicotinoidi, dannosi per le api e la biodiversità, vengono ancora esportati nei paesi poveri.
Sebbene l’utilizzo di pesticidi sia diminuito, la loro tossicità nei confronti degli insetti impollinatori è aumentata. Una ricerca spiega perché.
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Gli apicoltori intorno al Piave denunciano l’uso di pesticidi a base di neonicotinoidi. Non è la prima volta che succede. Nel 2018 erano stati trovati morti 60mila insetti impollinatori.
Mentre l’Efsa conferma la pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi nei confronti delle api, i paesi europei non si mettono d’accordo sulla loro messa al bando definitiva. Una situazione che ricorda quella del glifosato.
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