L’Europa vieta l’importazione di alimenti contaminati da neonicotinoidi nocivi per le api

Riducendo i limiti consentiti per i neonicotinoidi sugli alimenti importati, l’Unione europea vuole contribuire alla transizione ecologica a livello mondiale.

  • Pesticidi neonicotinoidi: la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento per abbassare i limiti massimi di residui sugli alimenti importati nella Ue.
  • Le norme riguarderebbero clothianidin e thiamethoxam, insetticidi considerati rischiosi per la sopravvivenza delle api.
  • Il nuovo regolamento vuole contribuire alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili in tutto il mondo.

L’Unione europea punta a vietare le importazioni di alimenti con residui di pesticidi neonicotinoidi nocivi per le api. È la prima volta che l’Ue e che un membro della World Trade Organization in generale impone limitazioni all’import di alimenti per motivi ambientali e non solo di salute dei consumatori. 

neonicotinoidi
L’utilizzo di pesticidi neonicotinoidi rappresenta un rischio per le api mellifere e selvatiche © iStock

Alimenti con residui di neonicotinoidi: vietato l’import nell’Ue per motivi ambientali

I pesticidi interessati dal divieto sono due insetticidi della famiglia dei neonicotinoidi, clothianidin e thiamethoxam, il cui uso è vietato nell’Unione europea dal 2018 dopo il parere dell’Efsa che li ha giudicati rischiosi per le api mellifere e selvatiche. “Dato il loro impatto negativo sugli impollinatori di tutto il mondo, comprese le api, l’uso di questi due neonicotinoidi è già stato vietato nell’Ue”, ha spiegato la Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare Stella Kyriakides. “Oggi facciamo un ulteriore passo avanti, contribuendo alla transizione verso sistemi alimentari sostenibili anche a livello mondiale”.

E dunque, le nuove regole proposte dalla Commissione europea e approvate dagli Stati membri, abbasseranno i residui massimi di queste sostanze negli alimenti e nei mangimi importati al livello più basso misurabile con la tecnologia attuale. Se ilConsiglio e il Parlamento europei non presenteranno obiezioni, il divieto entrerà in vigore all’inizio del 2023 e gli operatori del settore alimentare avranno tre anni per adeguarsi alle nuove norme.

Taglio dei pesticidi: il freno degli Stati membri sugli obiettivi di sostenibilità

Intanto, sempre in tema di pesticidi, i ministri dell’Agricoltura di 17 Stati membri dell’Unione europea, tra cui l’Italia, hanno chiesto alla Commissione europea una nuova valutazione dell’impatto economico del regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi. Si chiedono più informazioni riguardo agli impatti sulla produzione alimentare in Europa tenendo conto delle conseguenze del conflitto russo-ucraino. Un gruppo più piccolo di Paesi, tra cui Francia, Germania e Spagna, si sono espressi invece a favore nel procedere con gli obiettivi di taglio dei pesticidi indicando però la necessità di definire meglio le aree sensibili su cui l’uso di pesticidi sarà completamente vietato, la reciprocità delle misure per i prodotti importati e le possibili alternative alla chimica a disposizione degli agricoltori europei.

Il regolamento sull’uso sostenibili dei pesticidi è stato presentato lo scorso giugno, dopo che a marzo era stato rimandato a causa dello scoppio della guerra.

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