L’evoluzione della bicicletta. Pieghevole, elettrica e riciclabile

Progetto finanziato dalla Commissione europea con un investimento di 1,58 milioni di euro, Bike Intermodal punta a rivoluzionare il mondo a due ruote. Tecnologia, innovazione e mobilità sostenibile sono le tre componenti principali di questa start-up.   Una bici a pedalata assistita pieghevole, che occupa poco lo spazio di un bagaglio a mano. Una volta

Progetto finanziato dalla Commissione europea con un investimento di 1,58 milioni di euro, Bike Intermodal punta a rivoluzionare il mondo a due ruote. Tecnologia, innovazione e mobilità sostenibile sono le tre componenti principali di questa start-up.

 

Una bici a pedalata assistita pieghevole, che occupa poco lo spazio di un bagaglio a mano. Una volta piegata infatti misura 50 x 40 x 15 centimetri e pesa 7,5 chilogrammi.

“Con Bike Intermodal abbiamo coniugato le migliori pratiche a livello di design, produzione e assemblaggio e abbiamo impiegato i materiali più innovativi per creare una supercompatta, leggera e accattivante, che risponde perfettamente alle esigenze della vita urbana”, spiega Alessandro Belli di Tecnologie urbane, uno dei partner principali del progetto.

 

Pensata per la mobilità cittadina e realizzata strizzando l’occhio al mondo dell’automotive, la bicicletta intermodale è realizzata in alluminio e magnesio. Si apre e si chiude imitando il carrello di un aereo e con il motore elettrico pesa la metà di una pieghevole simile.

 

“Abbiamo puntato sulla massima robustezza del prodotto limitando il numero di componenti e utilizzando i materiali più resistenti e, al tempo stesso, più leggeri, come il magnesio. Ogni parte viene testata, tracciata e può essere riciclata. Il processo si focalizza su controllo qualità, tracciabilità del ciclo di vita del prodotto e attenzione all’ambiente”, sottolinea Belli.

 

Dopo il finanziamento, la neonata impresa ha ottimizzato tutto il processo e ora la bicicletta è pronta con un prototipo commercializzabile. L’azienda sta trattando con una serie d’investitori e con alcuni importanti attori del settore automobilistico per inserire questo prototipo nel mercato. Le stime parlano di un costo di 800 euro per la versione senza motore, mentre se motorizzata, costerà 1.300 euro. Il costo del modello base, con la versione a scatto fisso1, potrebbe scendere a 500 euro.

 

“Siamo speranzosi che il prodotto piaccia non soltanto ai patiti della bici – conclude Belli – ma che incoraggerà anche i riluttanti a montare in sella e sperimentare la libertà che il mezzo assicura”.

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